Red
13 maggio 2006
Vinicio Capossela, serata indimenticabile

SASSARI - «La Sardegna è il nostro Messico, e la vostra birra è meglio della Corona» – con queste parole Vinicio Capossela ha salutato, brandendo una lattina di birra sarda, il pubblico di una terra che tanto ha dato al suo ultimo album e allo spettacolo che da questo prende il nome: “Ovunque proteggi” si è rivelato ieri sera, agli spettatori del Teatro Verdi di Sassari, una straordinaria messa in scena musicale carica di richiami al mondo ancestrale e mitologico sardo. Sul palco il suonatore di launeddas Gavino Murgia ha accompagnato con il suo strumento i numerosi e bravissimi musicisti di Capossela, e lo stesso funambolico cantautore ha eseguito un paio di brani coperto di una pelle di pecora da Minotauro-Mammuttone, sul viso una maschera babraricina a fare da cassa di risonanza naturale alla sua splendida voce. Uno spettacolo trascinante, potente, ricchissimo di effetti scenici, cambi di costumi e giochi di luci, oltre due ore e mezzo di ininterrotta energia musicale, un Capossela che non si è risparmiato un momento, che ha fatto ballare e cantare il pubblico del Verdi in un lungo viaggio tra i brani del suo ultimo disco e i suoi più grandi successi, da La Morna a Il ballo di San Vito. Capossela ha alternato momenti di vero teatro, come quando si è presentato al pubblico travestito da antico romano per arringare la folla come un tribuno ispirato, a momenti di dialogo sussurrato col pubblico, introducendo i brani con invenzioni poetiche degne del suo talento. Uno spettacolo straordinario, la cui ricchezza scenica non ha tolto nulla all’altissima qualità musicale dei brani eseguiti: un grande spettacolo, ma anche un grande concerto, che resterà sicuramente come il momento più alto di questa edizione del festival Abbabula. Vinicio Capossela replicherà questa sera, ore 21, al Teatro Olimpia di Porto Torres.
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