Cor
20 maggio 2006
«Il corallo di Alghero è finito»
«Proviamo a guardare avanti, pensiamo ai turisti che da sopra le barche possano vedere con le telecamere il corallo che cresce sul fondo del mare, forse recupereremo qualche posto di lavoro senza distruggere le risorse»

ALGHERO - «Lo coral de l´Alguer es acabat». L’ex-sindaco di Alghero Enrico Loffredo si inserisce nel bel mezzo della polemica scaturita in seguito alla delibera approvata dall’esecutivo regionale che dispone il divieto di pesca del corallo in tutta la Sardegna a partire dal 2007. E lo fa a modo suo, stimolando il dibattito nella comunità online di Alguer.it. «Qualcuno mi può dire se si può ragionare sul merito delle cose che fa la Regione senza divideci tra i tifosi di Soru e i sui avversari?». Loffredo centra il punto debole di un dibattito politico sempre più superficiale mirato alla propaganda piuttosto che all’approfondimento delle tematiche. «Credo sia incontestabile, che il corallo prima veniva pescato tra i 40 e gli 80 metri di profondità - scrive l’ex-sindaco nel Forum di Alguer.it - e oggi dopo trent´anni da quando questo tipo di pesca è stata vietata, si va a pescare a 140 metri e più». Secondo Enrico Loffredo ciò significa che «questa risorsa si sta esaurendo, ed è venuto il tempo di fare quello che si doveva fare vent´anni fa e non è stato fatto». «Il corallo di Alghero è finito, e come hanno fatto altri paesi del Mediterraneo dobbiamo fermane la pesca, siamo in colpevole ritardo - scrive l’ex-sindaco - come succede per tante cose in questi tempi, questo non è altro che un episodio, dell´egoismo moderno in cui i padri si mangiano anche quello che dovrebbe essere lasciato ai figli». Loffredo senza timori si butta nell’arena e lancia una proposta per stimolare la discussione: «Proviamo a guardare avanti, pensiamo ai turisti che da sopra le barche possano vedere con le telecamere il corallo che cresce sul fondo del mare, forse recupereremo qualche posto di lavoro senza distruggere le risorse». ( Intervieni nella discussione)
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