Red
21 maggio 2006
Jovanotti in Sardegna presenta il suo "Buon Sangue tour 2006"

CAGLIARI - Il buon sangue di Jovanotti non mente e come annunciato qualche tempo fa Lorenzo Cherubini sbarcherà a Carbonia mercoledì 24 maggio presso il Teatro Comunale di P.zza Roma alle ore 11,00 per incontrare gli studenti della città in un confronto-dibattito aperto a tutti, fans compresi, in cui il “ragazzo fortunato” sarà disponibile per un breve scambio di domande. Alle 12,30 il tour del “Jova” nel territorio del Sulcis si sposterà dalla suggestiva città del carbone verso il Parco Geominerario di Serbariu, lo scenario prescelto dall’artista romano per il suo prossimo concerto nell’isola dove, accompagnato dal Sindaco, dagli amministratori comunali e dallo staff della produzione presenterà ufficialmente alla stampa locale il suo prossimo “Buon Sangue tour 2006” che dal 20 luglio al 20 agosto toccherà le principali città italiane ed europee, concentrando ovviamente l’attenzione sulla tappa sarda che lo vedrà sul palco del sito minerario il 3 agosto. Un evento musicale che non potrà che sorprendere per l´altissima qualità dell’organizzazione, dei suoni ma soprattutto dei contenuti, fedeli all’intento di Lorenzo di riassumere le somme di una carriera passata in giro per il mondo a percorrere tutti i tragitti della musica, in un mix di sperimentazione musicale, di domande esistenziali e di ritmo frenetico. Un grande spettacolo di luci, colori ed emozioni che si preannuncia un live davvero unico, illuminato dal ricordo delle brume dei neri vapori ai piedi dei seducenti castelli metallici dei “Pozzi Gemelli”, simbolo delle origini della vecchia città mineraria. Sarà inoltre l’occasione per inaugurare il giro turistico dello storico giacimento insieme a Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, guidati dall’amministrazione locale, e visitare la “pancia” della rinata miniera, punto di riferimento storico della città di Carbonia, dove ancora risuonano nel silenzio i frastuoni delle perforatrici d’acciaio e i battiti arrugginiti dei minatori, in uno straordinario sito archeologico industriale, oggi recuperato grazie all’impegno del Comune e reso fruibile sotto l’aspetto culturale, didattico, turistico e scientifico.
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