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D.C. 12 febbraio 2015
Gestione Parco Appiu: l’iter senza fine da 30mila euro
Cittadinanza di Villanova Monteleone preoccupata per la gestione travagliata del sito archeologico che ha coinvolto in dispendiosi procedimenti legali l’amministrazione, e ora chiede e resta in attesa di chiarimenti
Gestione Parco Appiu: l’iter senza fine da 30mila euro

VILLANOVA MONTELEONE – È negativo il parere espresso dal “Gruppo di Villanova” nei confronti dell’Amministrazione Comunale e in modo particolare del sindaco in quanto responsabile del Servizio Socio Culturale, per quanto riguarda l’affidamento della gestione del Parco Archeologico di Nuraghe Appiu relativamente agli anni 2014/2015. Infatti, ripercorrendo l’iter aggiudicativo, ad essere stato criticato è il notevole spreco di denaro, dovuto ad una scelta a quanto pare sbagliata del mandante, pari a 30mila euro. Dagli atti citati a dimostrazione di quanto appena affermato, peraltro reperibili sul sito del Comune e nelle sentenze del Tar Sardegna e del Consiglio di Stato, il Comune di Villanova avrebbe infatti dato vita ad un bando di gestione del Parco e aggiudicato la gestione, prima provvisoriamente e in seguito definitivamente, alla Ditta Calarinas Scarl.

Neanche un mese dopo però, con deliberazione della Giunta Comunale è stato nominato il legale per la rappresentanza in giudizio nel ricorso al Tar Sardegna proposto dalla Ditta Laborintus, avente lo scopo di annullare l’aggiudicazione del servizio di gestione del Parco alla ditta aggiudicataria. Ecco quindi impegnare la somma di 6mila euro per spese legali e sopraggiungere da parte del Tar la sentenza di pagamento, nei confronti del Comune di Villanova, delle spese del giudizio al ricorrente, pari a 2500 euro più accessori di legge e restituzione del contributo unificato. Ma la sventura dell’Amministrazione era destinata a proseguire. Successivamente, la Giunta ha voluto nominare un legale, spendendo altri 8mila euro per coprire tutte quelle spese legali che hanno alla fine condotto verso un ulteriore parere negativo del Consiglio di Stato e al pagamento delle spese di lite pari a 3mila euro.

A questo punto, il sindaco di Villanova decide di revocare, prima l’aggiudicazione alla Calarinas e nominare provvisoriamente la Laborintus e poi di prorogare di un mese il servizio di gestione, in affidamento provvisorio, a favore della Calarinas. Una condotta questa ritenuta «incomprensibile» da parte di Bastiano Monti, rappresentante del Gruppo per Villanova, a maggior ragione nel vedere il Comune riconoscere di seguito un debito fuori bilancio di 10mila euro in favore della Ditta Laborintus, a titolo di spese processuali dovute a causa della Sentenza del Tar Sardegna e della Sentenza del Consiglio di Stato e revocare l’aggiudicazione provvisoria della gestione ad essa per la mancanza di alcuni requisiti di legge. Tutto ciò rimanderà poi ad una nuova procedura pubblica per la scelta del nuovo gestore, scatenando le ire della stessa Laborintus che ricorrerà nuovamente al Tar, obbligando così il Comune di Villanova a scegliere un nuovo legale e ad affrontare nuove spese. Un processo senza fine insomma costato già al paese 30mila euro, scatenando i timori nella cittadinanza che ora preoccupata si domanda: come andrà a finire?

Nella foto: Parco Archeologico di Nuraghe Appiu



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