M. P.
28 aprile 2015
E.On: la multinazionale sospende i dirigenti indagati
La multinazionale tedesca E.On ha deciso ieri di sospendere dal lavoro i dirigenti Marco Bertolino, Livio Russo e Salvatore Signoriello per tutelare la trasparenza delle indagini

PORTO TORRES - La multinazionale tedesca E.On ha deciso ieri di sospendere dal lavoro i dirigenti Marco Bertolino, Livio Russo e Salvatore Signoriello. La decisione arriva dopo la revoca da parte del gip del Tribunale di Sassari, Carla Altieri degli arresti domiciliari nei confronti del direttore della centrale di Fiumesanto, Bertolino e al suo vice Russo, della misura dell’interdizione dal lavoro di Paolo Venerucci, direttore generale risorse umane e sviluppo territoriale E.on Italia, e proprio ieri mattina anche diAlessandro Muscas amministratore Litos srl.
L’azienda intende tutelare la trasparenza delle indagini che la Procura della Repubblica sta svolgendo sulla centrale termoelettrica. Non si tratta di una mancanza di fiducia nei confronti degli indagati, ma l’azienda tedesca intende favorire tutte le verifiche necessarie nel rispetto delle indagini e dell’attività degli investigatori. Il provvedimento di sospensione dagli incarichi dei tre dirigenti E.On, secondo l’avvocato della difesa Giuseppe Conti ha solo il significato di agevolare l’inchiesta sugli impianti sequestrati senza la presenza delle persone interessate.
Nei giorni scorsi gli indagati avevano respinto ogni accusa di disastro ambientale, soprattutto quella di aver omesso di segnalare alle Autorità competenti che vi erano continui sversamenti di olio combustibile nei terreni sottostanti i serbatoi di alimentazione dei gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di Fiumesanto, che avrebbero consentito la persistente contaminazione dei terreni e delle falde acquifere del sito interessato, provocando un danno ambientale. Secondo la difesa, invece nessun inquinamento, poiché entrando nel merito di alcune considerazioni tecniche sulla difficile lettura delle analisi ambientali, gli inquirenti avrebbero dato un'interpretazione errata rispetto alla reale situazione, perché in realtà le analisi non avrebbero rivelato traccia di inquinamento ambientale.
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