Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroCulturacultura › L’Isola, palcoscenico del sacro
red 1 ottobre 2003
L’Isola, palcoscenico del sacro
Incontro, scontro, confronto e crescita. Fabula Rasa, con la collaborazione delle Acli e della Fondazione Banco di Sardegna, ha allestito un progetto che proverà ad esplorare senso e potenzialità del panorama artistico sardo
L’Isola, palcoscenico del sacro

Lo farà col linguaggio e i protagonisti del cinema e del teatro, attraverso una serie di incontri, cineforum e laboratori, e la produzione di un cortometraggio originale. Il progetto tenterà tra l’altro di creare un ponte tra realtà spesso non solo geograficamente distanti, quella sassarese e quella cagliaritana. La Sardegna, una terra intrisa di misticismo e religiosità, segnata da un profondo senso del sacro che ne ha attraversato non solo la storia politico-sociale ma anche la nascita e l’evoluzione dei movimenti artistici.
Da qui siamo partiti per tracciare il percorso della ricerca di un incontro, di un terreno comune di scambio per laici e religiosi. Uno spazio aperto di confronto e conoscenza, dove i temi della religiosità e del sacro diventino momento di crescita e arricchimento sia per coloro che hanno una concezione spirituale dell’universo, sia per coloro che hanno una visione materialistica dell’esistenza.
Abbiamo scelto di compiere questo viaggio con le parole e le immagini del teatro e del cinema. Due media privilegiati, dunque: il teatro, arte antica che affonda le sue radici nel sacro e nel misticismo; il cinema, arte che ha caratterizzato il novecento, secolo del fisicalismo moderno e dello scientismo tecnologico.
“L’Isola, palcoscenico del sacro” annuncia dunque un autunno e un inverno sassaresi all’insegna dell’incontro tra il nostro pubblico e i nostri artisti, all’insegna di eventi finalmente legati al presente dei sardi. Un’iniziativa che nasce dall’esigenza di scoprire ciò che sembra nascosto, dal bisogno profondo della nostra città e della nostra regione di nuovi spazi d’indagine su domande spirituali, politiche e concrete a cui spesso soltanto l’arte riesce a dare risposte impertinenti e stimolanti per la collettività. Beninteso l’arte della passione e dell’impegno e non l’arte del potere, calata con sprezzo dall’alto e con l’errato convincimento che la nostra regione sia un deserto d’ignoranza e dilettantismo.
Fabula Rasa, la Fondazione Banco di Sardegna e le Acli delle Provincia di Sassari credono che sia possibile, attraverso la multiculturalità, la poliedricità artistica, e l’uso creativo delle diversità, fornire ai giovani strumenti per ‘vivere la propria espressività’ e dare al pubblico l’occasione di riconoscersi nei lavori teatrali, cinematografici e letterari del presente isolano.

SCONTRI
Il progetto sarà diviso in tre sezioni. La prima s’intitolerà “Scontri” e sarà riservata al contatto diretto, franco e immediato con alcune tra le più singolari figure di resistenti nel panorama artistico sardo. Artisti che hanno scelto di costruire e lavorare per quest’isola e per i suoi abitanti a dispetto delle tendenze oscurantistiche e di tutte le più scontate avversità – impossibilità. Artisti disponibili ad incontrare un pubblico difficile e disabituato alle espressività radicali come quello della nostra regione, disposti a lottare con la propria creatività per irrobustire una scena e dare poesia alla comunità. Gli utenti potranno così incontrare il coraggio nel talento, il pensiero e i valori umani che stanno dietro opere visive, teatrali, cinematografiche e letterarie prodotte nell’isola. Un percorso nuovo e importante non solo per chi vuole intraprendere una professione artistica ma anche per chiunque intenda dare un’occhiata ,da lettore e da spettatore di cinema e teatro, nel ‘caldaio dove si cuoce la carne’, per chiunque intenda conoscere i ferri di simili mestieri. Non una semplice e benemerita operazione di politica culturale ma l’occasione reale per gli utenti di comprendere cosa sia il ‘lavoro artistico ’.

IL MARGINE
La seconda sezione s’intitolerà “Il Margine ” e sarà dedicata alla didattica intesa come possibilità di autentica formazione di un tessuto professionale e artistico. Un cantiere multimediale aperto a giovani autori sardi che si potranno servire di due fondamentali filoni laboratoriali : uno stage di scrittura creativa e un seminario sui codici espressivi cinematografici e sull’ educazione all’immagine. Uno studio sul linguaggio letterario, cinematografico e teatrale che approderà al consueto, conclusivo esito testuale e che manterrà l’evoluzione della proposta e il dibattito interno senza soluzione di continuità come linee direttrici. Prevarrà dunque la necessità dell’incontro , il meticciato linguistico, la sinzèseis grammàton , l’unione consapevole dei segni, il poliformismo.

PRODUZIONI
La terza sezione “Produzioni – Un’isola è un ponte” avrà una rilevanza particolare all’interno della manifestazione. Verrà creata una vera e propria isola produttiva all’interno del circuito audiovisivo sardo. Saranno realizzati il documentario “I luoghi e i valori” incentrato sull’attività dei circoli Acli sul territorio della provincia di Sassari e il cortometraggio “Il gioco possibile” scritto e diretto da Filippo Kalomenidis e Fabio Sanna. L’originalità e la forza della sezione consiste nella costituzione di un’area produttiva e distributiva indipendente nel settore video-cinematografico che si rapporterà con i Circoli Acli, la Cineteca Sarda, I Circoli nazionali e internazionali dei Sardi per costruire inedite vie di diffusione dei lavori. Un piccolo cinema sardo d’innovazione che si muoverà attraverso canali concreti e sensibili, distanti dalle strette logiche industriali del cinema convenzionale. L’attività del 2003 vuole essere il primo passo di questa ricerca autoriale e produttiva. Gli allievi più meritevoli dei laboratori de “Il Margine” potranno assistere alle riprese e alla lavorazione delle due produzioni e tutti gli utenti de “L’Isola , Palcoscenico del Sacro” avranno la possibilità di partecipare alle “prime” sassaresi. Tutto questo grazie al fattivo e indispensabile sostegno della Fondazione Banco di Sardegna e delle Acli della provincia di Sassari.

Sezione “Scontri”
Direzione artistica: Filippo Kalomenidis
Coordinamento: Dario Giordo
Organizzazione:Marianna Madeddu

“Un pensiero è attuale, e l’attualità comporta una presenza immediata e un’attività; un pensiero presuppone che vi siano oggetti presenti in un certo momento e in un certo luogo; il pensiero dirige tutte le sue risorse verso quegli oggetti e splende in loro onore. Un pensiero ha voglia di qualcosa, vuole un obiettivo”.
Da Aden Arabia di Paul Nizan

“…rivoluzionario sarà colui che potrà rivoluzionare se stesso”
da Diari segreti di Ludwig Wittgenstein

Lo scontro come gioco, come ‘urto’ di entusiasmo che , per miracolo, riaccende memoria e fantasia. Lo scontro come gioco verbale che coinvolge davvero , che giunge ad una reciprocità effettiva al di là delle convenzioni del dibattito. Lo scontro come gioco impaziente per spettatori impazientiti.
Una serie di incontri-scontri antiaccademici con alcune tra le più singolari figure di resistenti nel panorama artistico sardo: scrittori, attori, registi di rilievo nazionale e regionale che hanno scelto di operare e vivere nella nostra isola.
Un’occasione per assistere alla nascita di un inconsueto luogo di confronto e discussione, di contatto con la comunità artistica, di scambio tra immaginario e reale, di contrapposizione tra le visioni creative delle diverse generazioni, dove ci sia spazio tanto per la scepsi quanto per l’intransigenza delle convinzioni.
Un’opportunità a disposizione del pubblico sassarese per conoscere gli uomini e le donne che agiscono nella precaria autonomia delle produzioni teatrali e cinematografiche locali.
Dieci situazioni privilegiate in cui incocciare artisti che sognano la Sardegna come uno scenario possibile. Si vivrà il tempo della bellezza dell’invenzione che offre un rifugio alla speranza e si vivrà il tempo dell’analisi spietata dei fallimenti e dei fraintendimenti nel rapporto con il pubblico. Si affronterà in modo impietoso la doppiezza di una scena artistica che deve relazionarsi con un impresariato regionale senz’anima, la cui frodolenta cecità difende banalmente interessi e ignora bellamente i bisogni. Senza filtri, senza mediazioni, senza chiacchiere da guatteri di bottega, ma soltanto con l’urgenza di arrivare ad un autentico coinvolgimento dello spettatore, gli “Scontri” racconteranno, evocheranno, spiattelleranno gli splendidi segreti e le intuizioni coraggiose delle esperienze creative teatrali, letterarie e cinematografiche e le miserie rimosse , le contraddizioni indicibili di una politica culturale fallimentare.

Le serate saranno dedicate a :

Donne nel teatro : “Percorsi al femminile nella drammaturgia contemporanea”Lettura drammatizzata e incontro con Rita Atzeri

Donne nel teatro : Lettura drammatizzata e incontro con Monica Zuncheddu

Un’isola di cinema, il cinema oggi in Sardegna : Proiezione del cortometraggio “La volpe e l’uva” di Enrico Pau e incontro con il regista.

Un’isola di cinema, il cinema oggi in Sardegna: Incontro con l’attore Fausto Siddi

Teatro nel disagio psichico e sociale : Incontro con il regista Pierangelo Sanna

Uno scrittore e il teatro : Incontro con Massimo Carlotto

Arti visive e teatro : Incontro con Leonardo Boscani

‘Ridere, fingere : dire la verità ’ . Lettura drammatizzata e incontro con gli autori Vito Biolchini ed Elio Turno Arthemalle

Scrivere per il teatro : Lettura drammatizzata e incontro con gli autori Filippo Kalomenidis e Fabio Sanna

Storia del teatro sardo : Presentazione del libro di Mario Faticoni “Teatro contemporaneo in Sardegna ”( Edizioni AM&D) e incontro con l’autore.

Sezione “Il Margine”
*Stage di scrittura creativa ideato e diretto da Filippo Kalomenidis
*Seminario sul linguaggio cinematografico e sull’educazione all’immagine ideato e diretto da Fabio Sanna
Organizzazione : Marianna Madeddu e Tiziana Usai

“…al centro di una zona che può tenere estranea a sé come uno spettacolo, anonimo testimone di una moltitudine di cose e di esseri che nei rapporti con lui potranno avere solo l’importanza che vorrà loro concedere, come accade con il ricordo di un sogno.”

da “Il Margine” di André Pieyre de Mandiargues

“…il “verlan” è una lingua popolare che consiste nell’invertire le sillabe : “verlan” significa “envers”, rovescio, e quindi quando si parla “verlan” si parla alla rovescia. E’ una lingua che risale all’Ottocento e ultimamente è stata ripresa dai ragazzini”

da “Presente Singolare – Conversazione con Serge Daney “di Adriano Aprà

Avere l’impressione di stare alla rovescia , di reggersi sulle mani anziché sulle gambe, su un piccolo, sperduto margine.
E avere paura di cadere subito, temere che non ci sia tempo per decifrare le immagini capovolte, le lettere rivoltate. Una paura che prende spesso qualsiasi appassionato di comunicazione letteraria e visiva in questi anni incerti e sconvolti.
Un margine è probabilmente il miglior punto di osservazione possibile per ogni artista e per ogni appassionato di arte. Ma non bisogna mai scordarsi che il margine è il punto di partenza per arrivare al centro e chiudere in un altro margine. Il margine non deve essere mai vissuto come una realtà statica. Si può viaggiare da un margine all’altro in preda alla confusione o alla lucidità, camminando dritti sulle gambe o spostandosi sulle braccia, a testa in giù.
I due spazi di laboratorio di questa sezione , lo stage di scrittura e il seminario sul linguaggio cinematografico, vogliono essere un riferimento sicuro per coloro che desiderano mettere in gioco se stessi e la propria carica espressiva. E soprattutto compiere un insolito e appassionante salto di crescita tra un margine e l’altro.

Sezione “Produzioni – Un’isola è un ponte”

“Il cinema è un lavoro manuale, ma si fa con l’inconscio”
Philippe Garrel

La Sardegna offre al cinema un paesaggio utopico in cui reale e immaginario sono confusi in una medesima totalità operativa, uno scenario dove è possibile realizzare una vera e propria sovversione percettiva. Nella nostra isola mancano quasi tutti i riferimenti per produrre film ma esistono ,più che altrove, le condizioni per immergersi in un apprendistato sensoriale e morale, oltre che tecnico e grammaticale, all’interno della realizzazione di un’opera audiovisiva. Qui, la perdita di orientamento può essere strumento di ricerca, in cui l’intuizione pura può ricavarsi uno spazio.
In un luogo come la Sardegna, lontano dai canali, dalle strutture, e dalla sub-cultura del cattivo artigianato di consumo, il cinema è in grado di generare un ricongiungimento, oltre la storia, con le radici biologiche e spirituali più profonde e più represse di noi stessi.
Le produzioni video-cinematografiche de “Un isola è un ponte” vogliono essere caratterizzate da uno stretto legame tra i contenuti e i modi espressivi, dall’esigenza creativa di eliminare gli ornamenti e serbare il vero necessario, dalla decisione di fotografare ciò di cui si ha bisogno, dal gusto di rinnovare la tradizione di un cinema che nasce dall’inquietudine.
“Il gioco possibile” di Filippo Kalomenidis e Fabio Sanna è un passo in questa direzione, nella direzione di un cinema di sopravvissuti che vuole raggiungere sul serio il pubblico.
Il film non deve essere visto impunemente dallo spettatore, il film deve trasformare non dare piacere, deve fornire una nozione di esperienza.
Seguendo questo grado zero del fantastico, affidandosi a quella condizione di sorpresa che secondo E. A. Poe è alla base dell’arte, “Il gioco possibile” rinuncia alle convenzioni del cinema di identificazione per scegliere il cinema dell’affascinamento, del sogno dentro il sogno.
La sezione produttiva “Un’isola è un ponte” cercherà di trovare la misura esatta tra ciò che urge dal punto di vista del bisogno espressivo individuale e ciò che necessita nel sistema culturale in cui operiamo. Per questo verrà realizzato anche un documentario agile e a contatto con diverse e importanti realtà della nostra provincia come “I luoghi e i valori” di Vassili Kalomenidis, che fotograferà l’intervento sociale delle Acli sul nostro territorio.
“Un’isola è un ponte” rappresenta una novità produttiva e distributiva assoluta, una sfida al consumo ‘cieco’e alla banalizzazione dell’immagine che imperversano nella nostra realtà.
La sezione diverrà inoltre un nuovo centro di aggregazione creativa al quale i giovani registi, filmakers e video - artisti sardi potranno rivolgersi per presentare il proprio lavoro e trovare uno spazio all’interno della manifestazione “L’Isola, Palcoscenico del Sacro”.

Le serate saranno dedicate a :

-“Sardi che guardano al mondo” : proiezione di opere di filmakers e video – artisti sardi che raccontano il presente isolano

-“I luoghi e i valori” : proiezione del documentario di Vassili Kalomenidis

-proiezione de“ IL GIOCO POSSIBILE” di Filippo Kalomenidis e Fabio Sanna



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)