Mariangela Pala
15 luglio 2015
Porto Torres: in commissione Zona franca e Area metropolitana
Argomento Zona Franca proposta dal consigliere Carta condiviso dall´amministrazione comunale. Area metropolitana proposta da Piras da approfondire in sede di commissione

PORTO TORRES - Istituire una zona franca portuale per riperimetrare fiscalmente l’area di Porto Torres e tenere nelle casse della Regione ogni anno tributi che finiscono altrove. Il documento è stato discusso in Consiglio comunale, tenutosi oggi (mercoledì) alle 17.30, dal consigliere Alessandro Carta di Autonomia popolare. «La zona franca rappresenta per Porto Torres uno strumento di rilancio e di sviluppo in grado di attirare investitori ed aziende a condizioni nettamente vantaggiose», ha detto Carta nel suo intervento.
Il decreto legislativo n° 75 del 10 marzo 1998 istituiva per i porti della Sardegna le zone franche, e attraverso il Dpcm del 7 giugno 2001 recante “Ulteriori disposizioni per l'operatività della zona franca di Cagliari”, veniva stabilita la delimitazione territoriale della zona franca di Cagliari nonché l'istituzione dell'ente gestore denominato “Cagliari Free Zone” al quale vengono assegnate tutte le competenze relative all'avvio e alla promozione di attività industriali, commerciali e di prestazione di servizi al suo interno.«Olbia e Cagliari stanno portando avanti questo discorso, pertanto chiedo al sindaco e ai colleghi consiglieri se è nelle prerogative dell’amministrazione portare avanti questo iter, trasformando l’interrogazione in mozione», ha sottolineato Carta.
La risposta arriva dall’Assessore alla portualità, Marcello Zirulia, «L’argomento interessa questa amministrazione, che vuole approfondirlo nelle commissioni. Già domani terremo un incontro con il Consorzio industriale provinciale di Sassari per ampliare il discorso della Zona franca doganale con la Zes (Zona economiche speciali) per aiutare economicamente le aziende locali». In aula anche la mozione presentata da Claudio Piras della lista Porto Torres X noi sul mancato riconoscimento dell’area metropolitana di Sassari nella proposta di Riforma del Sistema degli Enti locali, contenuto nel disegno di legge approvato dalla Giunta Regionale con la delibera del dicembre scorso.
«La Regione Sardegna ha previsto l’istituzione della sola città metropolitana di Cagliari nonostante il riconoscimento da parte della Commissione europea dell’area metropolitana di Sassari - ha dichiarato Piras - tagliando fuori da tutte quelle prerogative che si avrebbero in materia di finanziamenti quell’area dove ricade anche la nostra città». Il documento così predisposto impegna il sindaco a farsi portavoce presso il Consiglio regionale ed in particolare con i consiglieri regionali eletti nel nord Sardegna al fine di modificare il disegno di legge della giunta per istituire anche due aree metropolitane, quella di Cagliari con 15 comuni dell’hinterland e quella di Sassari, comprendente anche i comuni di: Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso e Stintino o in alternativa estendere il principio della legge 56/2014 estendendo alle ex province la qualifica di aree metropolitane.
Un argomento complesso che verrà approfondito in seno alla commissione competente, così ha scelto la maggioranza che ha chiesto il rinvio della discussione in Consiglio. Costituite anche le 11 Commissioni consiliari previste nell’ordine del giorno e votata la determinazione dell’indennità di funzione spettante al Presidente del Consiglio corrispondente a 1.521 euro lordi. Sugli indirizzi di nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, di pertinenza del sindaco, il consigliere Piras ha chiesto più trasparenza e parametri chiari.
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