Mariangela Pala
18 luglio 2015
Comitato Asinara: «Controllo qualità aria insufficiente»
Il Presidente Alesso del Comitato tuteliamo il golfo dell´Asinra denuncia la presenza a Porto Torres di un sistema di monitoraggio della qualità dell´aria insufficiente

PORTO TORRES - L’inquinamento che avanza inesorabilmente e gli ultimi dati dello studio “Sentieri” (l’indagine epidemiologica dei territori e degli insediamenti esposti a rischio di inquinamento) dell’Istituto superiore di Sanità dicono che la mortalità in generale - ma in particolare per tutti i tumori e per le patologie collegate agli inquinanti ambientali dell’area del Sito di interesse nazionale per le bonifiche di Sassari-Porto Torres - è in aumento. «Il dato che spicca maggiormente e quel 49% rispetto alla media regionale sarda per tumori dell’apparato respiratorio che colpisce le donne nella zone tra Porto Torres e Sassari» dichiara il presidente del Comitato Tuteliamo il Golfo dell’Asinara, Giuseppe Alesso.
A questi dati si affiancano quelli relativi all’inquinamento: presenza di metalli pesanti e idrocarburi che superano di gran lunga ogni limite di legge, come il benzene fino a 150mila volte la soglia consentita; il cloruro di vinile, fino a 500mila e il dicloroetano fino a 28 milioni di volte. Benzene, cloruro di vinile e dicloroetano sono composti cosiddetti “volatili”, ovvero che evaporano facilmente e per tanto tendono ad inquinare l’aria e quindi ad arrivare nei polmoni.
«Eppure la rete di controllo della qualità dell’aria di Porto Torres e Sassari non ha mai monitorato tali sostanze durante i decenni delle attività industriale che le utilizzavano, ma si è sempre limitata a controllare quei contaminanti legati all’attività delle centrali termoelettriche», accusa Alesso. Il Comitato Tutelimo il golfo dell’Asinara ha sempre chiesto già dal 2011, anno in cui si è costituito, l’adeguamento della rete di monitoraggio dell’aria al tipo di inquinamento a cui si è esposti, e solo con qualche decennio di ritardo, dal luglio 2012 la prima centralina che misura il benzene nell’aria ha cominciato a produrre i primi dati. Solo nel gennaio 2015 arrivano i dati anche per la centralina di ponte Colombo, elementi che secondo il presidente Alesso sarebbero stati molto utili data la sua prossimità alla zona industriale.
«Dal 2012 ad oggi sappiamo che di sicuro abbiamo respirato almeno il triplo del benzene rispetto agli abitanti di Olbia. Di sicuro sappiamo che, nonostante i nostri tristi primati, continuiamo a non sapere, ma sopratutto, a non voler sapere nulla riguardo agli altri contaminanti organici volatili (Cov) e altrettanto cancerogeni che respiriamo ogni giorno. Eppure, conoscere il livello d’inquinamento dell’aria di tutte le sostanze organiche volatili a cui siamo esposti oggi, oltre al benzene, aiuterebbe a fare prevenzione, e probabilmente aiuterebbe a metterci in condizione di chiederne conto a chi ne ha le responsabilità», afferma il Comitato Asinara che ritiene importante adeguare la centralina situata in via Ponte Romano e conformare al monitoraggio quella situata a Ponte Colombo, «la spesa sarebbe irrisoria, ma incomprensibilmente sembra che manchi la sensibilità o la volontà politica in tal senso».
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