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S.I. 20 agosto 2015
Disastro Porto, Piras chiama Regione
Il porto è sempre più sporco. Alla mancanza di decoro, si aggiunge quella cronica di assenza di servizi adeguati. Intervento del presidente del Consorzio Giancarlo Piras che tira in ballo la Regione riguardo la pulizia: «la Regione faccia la sua parte». Resta priotario, però, l´avvio della gara per la concessione dell´approdo
Disastro Porto, Piras <i>chiama</i> Regione

ALGHERO - «La soluzione del problema della pulizia del Porto di Alghero potrà essere risolto solo quando la Regione Sardegna, che è l’unico soggetto competente, bandirà la gara per l’appalto del servizio che la Capitaneria di Alghero stà predisponendo». Arriva puntuale il commento del presidente del Consorzio del Porto di Alghero Giancarlo Piras riguardo la pessima condizione in cui versa il porto algherse [Leggi]. Sporcizia, degrado e mancanza di servizi, problemi che non nascono oggi e neanche pochi mesi fa, ma si tratta di lacune che si trascinano ormai da diversi anni. Di sicuro non è più possibile che il porto offra questa immagine di se. Turisti e soprattutto algheresi meritano molto di più.

«Da alcuni anni la Regione Sardegna non trasferisce la modesta somma di circa 80.000 euro al Comune di Alghero per cui la pulizia e la raccolta viene fatta saltuariamente, certamente in modo non sufficiente ed improvvisata, con la collaborazione saltuaria del Comune, della Aimeri , del Consorzio del Porto e di alcuni Concessionari», ricorda sempre Piras che continua: «riteniamo che se ci fosse maggiore collaborazione anche da parte degli utenti del Porto, certamente ci sarebbero minori criticità e l’area sarebbe più decorosa».

«Il Consorzio, oltre alla manutenzione del verde e la pulizia delle aiuole nel molo Visconti, ha provveduto alla messa in dimora di 120 oleandri, con lo spostamento delle panchine ed il ripristino della canalizzazione nella banchina Sanità, oltre ad essere intervenuto anche per una pulizia generale dell’area Portuale in modo particolare lungo il muro del molo di sottoflutto. Nel mentre la Aimeri ha provveduto alla raccolta del cumulo di sacchetti, alla pulizia del sito dei cassonetti e del Molo di Sopraflutto».

Ma è lo stesso Piras a sottolineare l'evidenza: ovvero che questo non basta. «Certamente ciò non è sufficiente ma ci auguriamo che in tempi brevi si risolva il problema, nel mentre il Consorzio comunque è sempre disponibile a collaborare con gli enti preposti per dare immagine e decoro del porto di Alghero». Ma il toro va preso per le corna. E' inutile tracheggiare. Tutti sanno bene, persone interessate e non, che solo con l'assegnazione della concessione e l'immediata realizzazione del nuovo porto le cose potrebbero cambiare. Alghero può attrarre flussi importanti legati al mondo della nautica e ciò significa sviluppo, crescita, decoro, attenzione all'ambiente e posti di lavoro.

Nei cassetti della Regione ci sono due progetti uno da due anni (Marinedi)[LEGGI] e l'altro proprio del Consorzio (da 3 mesi circa) [LEGGI]. E' ora che la Giunta Regionale apra la gara in modo di finirla anche con questa sequela di botta e risposta sulla condizione del porto - che era e resta pessima - e dare ad Alghero un vero nuovo porto.

Nella foto: un dipendente del Consorzio che pulisce una zona del porto
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