A.B.
21 agosto 2015
A Londra il Great Sound di Mauro Uselli
L´eclettico musicista algherese, in questi giorni in Inghilterra per una serie di incontri concerto-conferenza, è stato premiato ieri dalla commissione della British Music Art Community

ALGHERO - Una giornata importante da ricordare per Mauro Uselli, che si sta affermando trovando ampi consensi nelle sue esibizioni in Inghilterra ed in Francia. Ieri (giovedì), a Londra, l'eclettico musicista algherese ha potuto stringere con soddisfazioni tra le mani il “Great Sound”, premio onorario conferito dalla commissione della “British Music Art Community”, a Peckham, che, con tutto lo staff, ga voluto così riconoscere il suo operato. La consegna del premio è stata seguita dalla cerimonia di chiusura live.
Per tre giorni, Uselli ha portato avanti per tre giorni dei seguitissimi incontri “concerto-conferenza”, riservandosi per l'ultimo giorno una poetica esibizione all'aperto come suo solito, scegliendo come location il parco dello stabile. Nel corso del live, il pubblico ha potuto ascoltare pagine importanti della letteratura flautistica e non solo. Il duo, composto da Mauro Uselli al flauto e dal pianista inglese Peter Smith, hanno più volte “deviato il tiro”, offrendo autentici spunti improvvisativi con chiari riferimenti dal periodo barocco in poi; un viaggio tra gli avvenimenti storici, linguaggi e stili musicali diventati piu rappresentativi. Nel finale, il duo è approdato anche al pop, al jazz ed ancora l'originale trovata della techno music realizzata per duo flauto e pianoforte.
Nelle giornate precedenti, l'artista algherese ha trattato e presentato composizioni classiche per flauto solo, eseguendo opere di Bach e Telemann, delineandone i contorni del suono in una maniera unica ed originale. Inoltre, ha presentato le sue trascrizioni per flauto solo di celebri composizioni per violino di Bach (tra cui la “Ciaccona”, le “Suites Cello” e, per la prima volta in assoluto, l'esecuzione con il flauto del famoso "Presto", tratto dalla sonata per violino in re minore), destando sorpresa e grande interesse. Tra applausi ed apprezzamenti, a fine concerto ha voluto esprimere i propri concetti su interpretazione, naturalezza ed espressione musicale.
«E' un po' come parlare, pensare e respirare», ha spiegato Uselli, che continua con il proporre più un aspetto filosofico della disciplina. «Nell'arte prevale la bellezza e il buon gusto. Oltre ad uno studio profondo, è importante tenere vivo il nostro talento, perché ci condurra ad un nostro stile, un suono tutto nostro. Io colgo da tutti, belli e brutti. Sono curioso, delle continue nozioni ne faccio un grande puzzle da cui estraggo un mio personale percorso artistico, naturalmente con consapevolezza, lucidità ed equilibrio». Questo un sunto del discorso finale di Mauro Uselli, che ha fatto scattare un grandissimo applauso prima di essere insignito del premio, che il musicista porta a casa per riporlo con gli altri riconoscimenti internazionali ottenuti negli anni passati.
Nella foto: Mauro Uselli
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