Carmelo Spada
22 agosto 2015
L'opinione di Carmelo Spada
Il rumore nuoce gravemente alla salute
Il rumore nuoce gravemente alla salute umana come il fumo o l’amianto e, come per questi, gli effetti nocivi si manifestano a distanza di tempo. La relazione della Commissione Europea in riferimento alla direttiva sul rumore ambientale ai sensi dell’art. 11 della direttiva 2002/49/CE afferma: “Gli orientamenti dell’Oms in materia di rumore per l’Unione Europea riconoscono che gli effetti del rumore ambientale, compreso il fastidio, costituiscono un serio problema per la salute. Gli orientamenti dell’OMS per l’Europa relativi al rumore notturno propongono un valore guida per i livelli sonori notturni pari a 40 decibel”. L’esposizione al rumore determina stress con produzione, da parte dell’organismo umano, di ormoni quali cortisolo e adrenalina e l’esposizione al rischio di aumento di malattie cardiovascolari. La relazione Unione Europea citata evidenzia i costi sociali e le conseguenti spese sanitarie stimate in 40miliardi di euro per i prossimi anni in assenza di interventi di risanamento acustico; mentre gli effetti economici dell’inquinamento acustico indicano il deprezzamento del valore degli immobili.
Le ricerche in ambito europeo indicano che il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità della vita nelle città. Per quanto riguarda la grave incidenza del fumo (o dell’amianto) sulla salute umana e prima che venisse vietato nei luoghi pubblici sono dovuti passare decenni e necessarie campagne di sensibilizzazione delle Autorità Sanitarie con decisi interventi legislativi. Da anni è vietato fumare nei cinema, in aereo, nei bar e nei ristoranti. Come non ricordare gli allarmi, rivelatisi infondati, lanciati dai gestori di bar e ristoranti: “l’applicazione del divieto di fumo farà chiudere le nostre attività”. Oggi il divieto di fumo è esteso perfino nei parchi pubblici. Insomma l’applicazione delle leggi contro il fumo passivo (e attivo) si è consolidata nel tempo senza nessun trauma economico per bar e ristoranti e in cambio si è avuta tanta salute guadagnata innanzitutto dai lavoratori delle stesse attività commerciali e dai loro clienti. Altrettanto sta per accadere per i decibel fuori legge anche ad Alghero. Dopo anni di annunci a vuoto, finalmente, l’amministrazione comunale ha dotato la Polizia locale di uno strumento indispensabile, il fonometro.
Le leggi sull’inquinamento acustico ci sono, ora sarà possibile grazie alla “certezza” della misurazione dei decibel far rispettare la salute di tutti: dei cittadini che vivono nei pressi delle emissioni e degli stessi lavoratori esposti nei luoghi di lavoro. Nei locali pubblici si potrà andare, senza essere assordati dai decibel molesti, per sorseggiare un aperitivo e conversare con gli amici con una gradevole musica di sottofondo. Si può star certi che le attività commerciali non avranno nessun tracollo, perché laddove sale il rumore molesto non c’è musica ma ci potrà essere il fonometro. Come tutti gli strumenti, anche il fonometro andrà utilizzato seconde le norme vigenti e il buon senso. Infatti il Wwf, il Comitato 45 decibel e i Comitati di quartiere hanno chiesto all’Amministrazione Comunale la costituzione di uno “Sportello di conciliazione del rumore” presso la Polizia Locale e l’Assessorato allo Sviluppo Economico al quale indirizzare le segnalazioni di disturbo della quiete pubblica per intraprendere azioni di mitigazione e, nei casi estremi, di repressione. In tal senso si esprime grande apprezzamento per il rafforzamento delle attività di controllo svolte in città dalle forze dell’ordine e dalla Questura di Sassari.
*Delegato Wwf per la Sardegna (già referente Wwf per l’inquinamento acustico)
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