«Una vicenda molto grave quella sui terreni di Palmavera, che rischiava di essere insabbiata e per la quale chiediamo che l´Amministrazione si assuma ogni responsabilità» precisa il leader della minoranza in consiglio comunale ad Alghero, Michele Pais (Fi)
ALGHERO - A distanza di poche settimnane dalla denuncia all'autorità competente di nove politici (consiglieri in carica, ex assessori e l'onorevole Tedde) circa la presunta occupazione abusiva di Res Publica nell'ex Caserma dei carabinieri di Alghero [
LEGGI] (in realtà Malerbe è risultata formalmente autorizzata da Architettura [
LEGGI]), nuova diffida con minaccia di investire la competente autorità giudiziaria, ordinaria e contabile ad Alghero. A firmare in data 4 novembre il documento indirizzato ai vertici della Fondazione Meta, presidente Pietro Alfonso, consiglio d'amministrazione (Tore Mulas e Giovanna Faedda) e collegio sindacale, i consiglieri comunali Maurizio Pirisi, Nunzio Camerada e Michele Pais (Forza Italia), Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris (Ncd), e i coordinatori di Psd'Az e Fratelli d'Italia, Giuliano Tavera e Gianfranco Langella.
I sette politici locali puntano il dito sulle procedure adottate dalla Fondazione per la prelazione del terreno in località Palmavera [
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Per questo «diffidano» il Consiglio di Amministrazione della Fondazione perché verifichi «la possibilità di revocare o annullare in autotutela la procedura», «revocando ogni atto posto in essere (deliberazioni, determinazioni, contratt i preliminari ecc.), con l'avvertimento che decorsi 10 giorni dal ricevimento della presente senza riscontro in tal senso, si provvederà ad investire del caso le competenti autorità». Insomma, si tratta di una vera e proria sfida qualla protocollata in Piazza Porta Terra da Pais, Camerada, Pirisi, Piras, Salaris, Langella e Tavera. Anche perchè dalla Fondazione e dall'amministrazione era già giunto un chiarimento pubblico in attesa della formale autorizzazione del consiglio comunale per perfezionare l'operazione che prevede l'acquisizione del terreno confinanante con il sito archeologico, destinato ad ospitare parcheggi e servizi.