Segnali di distensione da Sant'Anna all'indirizzo di scudocrociati e apertura «al confronto programmatico con le forze consiliari affini». Nel dibattito intorno alla maggioranza di Alghero irrompe il segretario Provinciale del Pd: «Preoccupati della situazione che è venuta a crearsi e delle ripercussioni sui cittadini»
ALGHERO - Nella travagliata scena politica algherese dopo la recente uscita dell'Udc dalla maggioranza [
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Messaggio chiaro, certamente diretto agli scudocrociati, ancora organici nel consiglio d'amministrazione del Parco di Porto Conte (questa sera la ratifica del documento con cui si attiva la convenzione con l'Area Marina Protetta di Tavolara-Punta di Coda Cavallo per la nuova direzione temporanea [
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Lo strappo potrebbe ricucirsi (il condizionale, mai come in questo caso rimane d'obbligo se si ripercorrono i travagliati momenti che hanno portato alla rottura), ma occorrerà tempo e soprattutto la volontà politica di arrivare a sintesi, in un confronto sempre aperto da Bruno con la segreteria regionale e provinciale ma non quella cittadina. Avvicinamento che richiederebbe passaggi propedeutici alla creazione di un aggiornato programma amministrativo condiviso da un tavolo di centrosinistra in sintonia con la coalizione oggi al governo della regione Sardegna. Tutte posizioni al centro anche del direttivo cittadino di lunedì notte, con l'obiettivo di trovare una linea più condivisa possibile tra le diverse anime all'interno del circolo locale.
Di capacità di fare sintesi ha voluto parlare il segretario provinciale Gianpiero Cordedda a proposito del "caso Alghero". «Il Pd è preoccupato della situazione che è venuta a crearsi e delle ripercussioni sui cittadini» spiega Cordedda al
Quotidiano di Alghero. Per questo il segretario provinciale parla di un partito che non si sottrae ad un confronto con il sindaco, la giunta e la maggioranza. Non vuole sentire parlare di forzature esterne il segretario ma «di una massima condivisione che deve esserci all'interno del direttivo», e insiste sul concetto di apertura sia sui punti del programma, sia sulle problematiche della città. «E' tempo che le discussioni tornino ad essere affrontate ad un tavolo politico» prosegue. E sulla possibilità che la cittadinanza torni alle urne risponde: «Alghero al centro-destra? Un rischio che non si può correre».
Foto d'archivio