Red
24 novembre 2015
Elezioni: Civati vs Zedda e Soru «Niente alleanze con i Dem»
Si surriscalda il clima politico a Cagliari alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. E´ Pippo Civati a mandare bordate all´indirizzo del sindaco Massimo Zedda

CAGLIARI - E' incandescente la temperatura politica cagliaritana a pochi mesi delle elezioni amministrative. Scossoni a destra quanto a sinistra in attesa di capire i candidati ufficiali in corsa. E' Pippo Civati a mandare bordate all'indirizzo del sindaco Massimo Zedda. «Mi dispiace che si usi il dileggio nei confronti di chi ha fatto una scelta impegnativa, da parte di esponenti di Sel che dovrebbero salutarla con favore. Dispiace perchè era già successo a luglio, quando mi fu detto che non mi dovevo occupare di Sardegna perchè sono di Monza (pensate un po)».
Pippo Civati va all'attacco del sindaco di Cagliari dopo le dichiarazioni del primo cittadino durante un incontro del Pd organizzato a Cagliari, durante il quale Zedda aveva ironizzato sul leader di Possibile e su Stefano Fassina («alcuni atteggiamenti sanno più di fidanzati mollati in malo modo, che di grande slancio politico», le parole sabato scorso del sindaco cagliaritano di Sel che va verso la ricandidatura in alleanza col Pd).
«Faccio solo una banale considerazione - scrive Civati sul suo blog - quando insisto sull''autonomia lo faccio solo in termini politici, non personali. A Cagliari e a Milano, purtroppo, si e'' scelto di seguire un modello diverso, quello di sostenere lo schema dell''alleanza con il Pd. E qualche giorno fa è stato lo stesso Pd, dalla viva voce di Renato Soru, a chiedere chiarezza "O con noi o contro di noi", in un perfetto schema renziano».
Per adottare «la raffinata metafora di Zedda, se proprio si intende usare un linguaggio colorito - continua Civati - diciamo che il Pd ha "mollato" il suo programma e molti dei suoi elettori, nonchè i propri alleati. Alcuni di noi, in ragione di questo tradimento, hanno detto basta, perchè una relazione così è pericolosa. Non per noi, che non abbiamo l''ossessione per i posti e per il potere, a cui abbiamo saputo rinunciare senza fare una piega. Per il Paese, la sua cultura e la sua politica. E lo diciamo proprio con grande slancio politico - conclude - che ci dispiace non condividere con persone come Zedda, che la pensano - mi pare evidente - diversamente».
|