M. P.
25 novembre 2015
Energia, Pigliaru: «Porto Torres - Portovesme, governo sbaglia»
Francesco Pigliaru in seguito alla riunione al Ministero ha dichiarato che l’essenzialità è un ombrello importante sotto il quale fare una transizione verso un nuovo sistema nel quale dovrà esserci anche il metano

PORTO TORRES - «Il governo è convinto, noi al momento assolutamente no, che anche senza essenzialità, due delle tre centrali- Porto Torres e Portovesme - continueranno la produzione e saranno in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Noi siamo molto scettici di fronte a questa affermazione, siamo pronti a guardare i numeri, a fare rapidi approfondimenti, ma manteniamo la convinzione secondo cui l'essenzialità e' un utile e fondamentale strumento verso una situazione in cui ci sia maggiore efficienza delle centrali e si sia raggiunta finalmente la disponibilità del metano in Sardegna».
Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, lo dice all'agenzia Dire lasciando il ministero dello Sviluppo economico, a Roma, dove ieri si è conclusa la riunione che ha visto attorno al tavolo la Regione, i sindacati e la titolare del dicastero, Federica Guidi, riunione incentrata sulla vicenda Alcoa e su quella delle tre centrali sarde che potrebbero uscire dal novero di quelle in regime di essenzialità in quanto necessarie alla stabilità del sistema elettrico.
«Il prossimo appuntamento sarà nei prossimi giorni- precisa Pigliaru - perché non c'è tempo da perdere, non abbiamo una data esatta, in questo momento dobbiamo prima fare un po’ di lavoro». Quella di ieri allo Sviluppo economico, insomma, è stata «una riunione interlocutoria, come non poteva che essere - spiega ancora Pigliaru - abbiamo portato la posizione della Sardegna che unanimemente - Confindustria, sindacati, Giunta - ritiene che l’essenzialità sia un ombrello importante sotto il quale fare una transizione verso un nuovo sistema nel quale dovrà esserci anche il metano, perché siamo l’unica regione che ancora ne è priva.
Certo, «non chiediamo che l''essenzialità debba essere un regime permanente ma temporaneo - precisa Pigliaru- abbiamo chiesto che però rimanga il tempo necessario per fare questa trasformazione da un sistema imperfetto a uno più articolato nel quale, ripeto, sia incluso il metano». «Il fatto è, - aggiunge il presidente della Regione, - che abbiamo la preoccupazione profonda che la cancellazione dell'essenzialità potrebbe essere causa di ridimensionamento per una delle centrali e quindi di un ulteriore dramma occupazionale che non possiamo assolutamente permetterci».
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