Red
31 luglio 2019
Cagliari: Evasione da 14mln di euro
Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale, le Fiamme gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cagliari hanno concluso due verifiche fiscali nei confronti di altrettante società operanti nel settore agricolo e della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

CAGLIARI - Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale, le Fiamme gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cagliari hanno concluso due verifiche fiscali nei confronti di altrettante società operanti nel settore agricolo e della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Le verifiche sono partite dopo le indagini eseguite ad opera dei finanzieri cagliaritani, che avevano già segnalato all’Autorità giudiziaria, per i reati, tra gli altri, di truffa aggravata e dichiarazione infedele, i titolari delle attività commerciali ispezionate.
Infatti, le indagini avevano permesso di appurare che le società agricole ispezionate avevano ricevuto cospicui ed indebiti incentivi pubblici derivanti dall’attività di produzione di energia elettrica realizzata attraverso gli impianti fotovoltaici installati su serre, conseguendo, inoltre, ricavi esclusivamente dalla produzione di energia elettrica, ma applicando, indebitamente, il regime di tassazione previsto per l’attività agricola. Le Fiamme gialle hanno quindi approfondito la posizione fiscale dei controllati.
Gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria hanno esaminato le contabilità aziendali, ricostruendo la reale situazione economica delle società ed imputando, correttamente, le singole voci di spesa e di ricavi, secondo le ordinarie regole previste per i redditi d’impresa, sia per la corretta determinazione dei costi da reato dedotti, sia perchè le società ispezionate, anche per il 2017, pur avendo conseguito un reddito d’impresa, hanno continuato a presentare la dichiarazione annuale, ai fini delle imposte dirette, fruendo indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per il settore agricolo.
La complessiva azione di controllo ha consentito di rilevare che, nelle annualità d’imposta dal 2013 al 2017, le imprese hanno sottratto a tassazione basi imponibili ai fini delle imposte sui redditi delle società per più di 14milioni di euro, di cui oltre 6 costituenti costi che, essendo riconducibili alla commissione di condotte illecite, sono stati considerati non deducibili e quindi costituenti elementi da dichiarare e sottoporre a tassazione. L’operato dei finanzieri ha portato alla constatazione dell’omessa dichiarazione di base imponibile ai fini Irap per 7,8milioni di euro, oltre che il mancato versamento di 63.428euro di ritenute previdenziali e violazioni formali nella tenuta della contabilità aziendale. Le rivenienze dell’attività di verifica sono ora rimesse al vaglio dell’Agenzia delle entrate.
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