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Cor 1 dicembre 2006
Barriere, passerelle e vigilanza per preservare la bellezza della Pelosa
Una stazione meteo aiuterà gli studiosi dell’Icram a comprendere l’erosione delle dune
Barriere, passerelle e vigilanza per preservare la bellezza della Pelosa

STINTINO - «Sono barriere protettive di grande efficacia e di basso impatto ambientale. Questa tipologia di strumenti è applicata a tutte le coste, in Italia e all’estero, dove sorgono problematiche relative all’erosione delle spiagge». In questo modo ieri mattina Sergio Silenzi, esperto dell’Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata la mare dell’Ministero dell’Ambiente), ha descritto le barriere protettive che gli operai del Comune di Stintino stanno terminando di posizionare nel tratto che si estende per circa 700 metri lineari, dalla zona denominata “i ginepri” sino al chiosco che si affaccia sul mare, in prossimità del margine occidentale della spiaggia della Pelosa. In tempi relativamente brevi è previsto il posizionamento di altre barriere protettive, ad un metro di distanza da quelle già collocate, che dovranno servire a trattenere la sabbia trasportata dal vento. Molto ancora però è necessario fare per recuperare lo splendido gioiello che guarda l’isola dell’Asinara. «In questi giorni – ha concluso l’esperto dell’Icram, durante il sopralluogo effettuato a monte e a valle delle dune, dove già sono state collocate le palizzate in legno e bambù – prevediamo di realizzare alcune indagini strumentali, attraverso i dati che ci saranno forniti dalla stazione meteorologica installata proprio davanti alla spiaggia». La piccola stazione meteo, di proprietà del Centro Vacanze Rocca Ruja Vip, è stata messa a disposizione degli studiosi del Ministero dell’Ambiente, i quali potranno trarre dati relativi alle temperature, alle precipitazioni, all’umidità ma anche alla velocità del vento e alla direzione delle correnti. Lucio Barbieri, titolare del Centro Vacanze stintinese situato a Capo Falcone, ha illustrato quindi il funzionamento dell’apparecchiatura attiva da circa un anno e mezzo e che ha permesso di raccogliere una serie di informazioni di grande utilità e interesse per gli studiosi. Nei tratti in cui attualmente le barriere aprono dei passaggi per la discesa a mare è prevista la costruzione di passerelle, che dalla strada condurranno il turista direttamente in spiaggia, evitando il calpestio delle dune. In prossimità dei varchi sono stati collocati alcuni cartelli che, oltre ad indicare la “discesa a mare”, spiegano il delicato ecosistema delle dune, dell’ambiente estremamente fragile e lo straordinario valore paesaggistico, naturalistico e turistico della Pelosa. Viene quindi consigliato di utilizzare gli accessi e di evitare di calpestare e danneggiare la vegetazione della duna. «Sarà attivato un sistema di vigilanza – ha spiegato il vicesindaco di Stintino, Antonio Diana – oltre ad una campagna di comunicazione e informazione al fine di sensibilizzare la popolazione al rispetto di un bene comune di particolare pregio. Il controllo servirà anche ad evitare che possano essere messi in atto interventi devastanti sulla spiaggia». Una spiaggia che la ricerca scientifica sta mirando a “restaurare” e conservare.

nella foto gli interventi a La Pelosa



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