Mariangela Pala
28 dicembre 2015
Porto Torres, turismo: crescono le visite, ma serve un progetto
Numeri confortanti per la stagione turistica del 2015, ma c’è ancora tanta strada da fare. Quasi 34500 visitatori (un aumento di circa il 7%) distribuiti fra i siti culturali fruibili con servizi di accompagnamento turistico

PORTO TORRES - Numeri confortanti per la stagione turistica del 2015, ma c’è ancora tanta strada da fare. Quasi 34500 visitatori distribuiti fra i siti culturali fruibili con servizi di accompagnamento turistico. Sono numeri nel complesso in crescita quelli registrati nell’anno che sta per concludersi, scaturiti dalle attività di fruizione e valorizzazione del patrimonio di Porto Torres e dei servizi turistici complementari, sostenuti anche dall’amministrazione comunale.
Un incremento del flusso nei siti gestiti dagli operatori culturali, nel totale, del 7% rispetto al 2014, una crescita limitata che però avrebbe bisogno di politiche che promuovano scelte etiche e sostenibili. Serve un cambiamento radicale capace di rivoltare come un calzino la concezione culturale del turismo, per migliorare l’accoglienza e programmare il futuro, con una visione strategica, che tenga conto delle peculiarità e prerogative della città – diverse da altre realtà turistiche - da elaborare attraverso un confronto tra tutte le istituzioni. Porto Torres infatti conserva un patrimonio culturale, archeologico e ambientale che merita considerazione, sfruttando le opportunità presenti sul mercato. Quello che aumenta è, in realtà, il mercato del turismo internazionale, e continuerà a farlo anche nei prossimi anni, ed è lì che bisogna avere la capacità e il coraggio di competere. Per riuscirci bisogna promuovere il turismo, e farlo bene, valorizzando le bellezze del territorio.
Nella Basilica di San Gavino e nel complesso monumentale di Monte Agellu, aperti alle visite per sei mesi l’anno, si è mantenuto quasi costante il numero di visitatori, che è passato dai 15924 dello scorso anno ai 16039 del 2015 (+ 0,7%), dei quali 4280 a titolo gratuito. Il 34% degli accessi al monumento romanico più grande della Sardegna è avvenuto da parte dei visitatori italiani, seguiti da francesi (32%), spagnoli (12%) e tedeschi (10%). Il restante 12% dei turisti è risultato essere di provenienza inglese, olandese e altri paesi. Le visite straniere al polo culturale medievale risultano, quindi, superiori a quelle italiane (66% rispetto al 34%).
Lieve flessione per il Museo Antiquarium Turritano e per l’area archeologica di Turris Libisonis, che hanno registrato comunque un buon numero di visitatori (12540 turisti rispetto ai 13140 del 2014). Il polo culturale che mette in mostra i tesori dell’età imperale di Porto Torres è stato visitato da tanti italiani (76%), mentre il resto dei visitatori è arrivato soprattutto da Spagna, Francia e Germania, anche se non sono mancati gli accessi delle persone provenienti da Olanda, Irlanda, Svizzera e altri paesi europei ed extraeuropei. In netta crescita i numeri del Museo del Porto, che ospita l’esposizione sulla cultura del mare creata tre anni fa grazie alla collaborazione di tanti cittadini di Porto Torres e curata dalla compianta professoressa Gabriella Mondardini.
L’ex fabbricato della Piccola ha quasi raddoppiato il numero dei visitatori, passando da 3000 a 5830 accessi. Ai numeri dei siti si aggiungono quelli dell’Ufficio di informazioni turistiche all’interno della Stazione Marittima. Sono state 1896 (nel 2014 erano state 2.496) le persone che hanno chiesto informazioni su Porto Torres, sui centri del territorio e sui trasporti (42% italiani e 58% di altra nazionalità, in larga parte spagnoli e francesi). «Il patrimonio culturale di Porto Torres dimostra di essere appetibile per i turisti – sottolinea il sindaco Sean Wheeler – e può avere ampi margini di crescita. Lavoreremo per far conoscere le bellezze della nostra città sfruttando l’ampliamento dei collegamenti marittimi che si sta prospettando nel Nord Sardegna». «Vogliamo aprire un canale con le compagnie di navigazione per avviare iniziative tese a diffondere un’idea differente di Porto Torres, che non è solo un luogo di passaggio – aggiunge l’assessore al Turismo, Antonella Palmas – ma una città attraente e anche baricentrica rispetto alle altre realtà turistiche del Nord Sardegna».
|