Mariangela Pala
12 gennaio 2016
Incontro sindacati-Eni al Mise: in corso la protesta dei lavoratori
E’ in corso, sotto al ministero dello Sviluppo economico, un presidio dei lavoratori degli stabilimenti della chimica del gruppo Eni. I 150 dipendenti di Versalis stanno protestando vicino alla sede dove ha preso il via il tavolo convocato dal ministro Federica Guidi con l’Eni e i sindacati

PORTO TORRES - E’ in corso, sotto al ministero dello Sviluppo economico, un presidio dei lavoratori degli stabilimenti della chimica del gruppo Eni. I 150 dipendenti di Versalis stanno protestando vicino alla sede dove ha preso il via il tavolo convocato dal ministro Federica Guidi con Salvatore Sardo, responsabile Chimica e Raffinazione dell'Eni, che controlla Versalis, e i rappresentanti dei sindacati confederali e di categoria per discutere della cessione di una quota della società della chimica del colosso petrolifero.
La posizione dei sindacati è chiara: «Il rischio - spiega il segretario generale della Filctem-Cgil, Emilio Miceli entrando al Mise - è che non solo scompaia un'azienda, Versalis, ma un'intera filiera industriale». Proprio per questo «aspettiamo una presa di posizione del ministro Federica Guidi». Quello che auspichiamo, aggiunge, «è che non si faccia l'operazione con Sk Capital perché è una scelta sbagliata, non ha le caratteristiche finanziarie tali da assicurare lo sviluppo della chimica. L'idea dell'Eni sembra quella di una liquidazione».
Al presidio sono presenti i lavoratori degli stabilimenti di Porto Torres, Gela, Ravenna e Mantova. Dall'isola sono partiti i vertici territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Ugl Chimici. Insieme a loro i lavoratori del polo industriale di Porto Torres, coinvolti nel processo di riconversione fondato sul grande investimento di Matrìca e della chimica verde, che ha conosciuto una brusca battuta d'arresto da quando Eni ha intrapreso il processo destinato alla cessione di Versalis a un fondo d'investimento americano.
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