A.B.
15 gennaio 2016
Concluso a Cagliari il Medical development in Europe
Didattica, clinica organizzazione e legislazione sanitaria a misura di studente. Si è chiuso ieri in città il modulo formativo internazionale curato dalle facoltà di medicina del locale ateneo, del Karolinska Institute di Stoccolma e della Jagiellonska di Cracovia

CAGLIARI - Si è aperto lunedì e si è chiuso ieri (giovedì), nelle aule e nei reparti della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Cagliari, l’ultimo modulo del corso internazionale Medical Development in Europe. Il corso è organizzato dalle Facoltà di Medicina del locale ateneo, dello Jagiellonska di Cracovia (Polonia) e del Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia). I contenuti del corso, giunto alla sua ottava edizione, vertono su temi appartenenti non solo alla sfera medica in senso stretto, ma anche di carattere generale, tali da fornire agli studenti dell’intera o e sud Europa un’idea complessiva del sistema e della legislazione sanitaria delle tre nazioni di appartenenza.
Il corso punta ad offrire una più ampia conoscenza degli aspetti medici a livello internazionale, in modo da favorire una più rapida e completa integrazione dei laureati in medicina dei diversi Paesi. Nell’ambito del corso, gli studenti selezionati nelle tre diverse sedi (a Cagliari gli studenti sono stati selezionati in seguito a bando di Facoltà), seguono tre moduli itineranti e si spostano da una sede all’altra (dal 14 al 21 dicembre il corso si è svolto a Stoccolma, dal 7 al 10 gennaio a Cracovia e infine, a Cagliari). “In questo modo - spiega Amedeo Columbano - abbiamo appurato che si ha la possibilità di verificare in loco le modalità organizzative e il tipo di didattica svolta nelle diverse sedi”. Il corso in città si è sviluppato con una serie di relazioni tenute da docenti della Facoltà cagliaritana di Medicina. Tra questi, Carlo Carcassi, Mario Scartozzi, Paolo Contu, Luca Saba, Giuseppe Mercuro, Francesco Marongiu e Valerio Mais. Previste anche le visite ai reparti di Chirurgia generale (Francesco Scintu),Ginecologia (Mais) e Oncologia (Scartozzi).
Oggi, ultima giornata del corso, gli studenti affrontano supercases, ovvero problematiche cliniche, individuate dagli organizzatori del corso, riguardanti le possibili differenze in termini di patologie presenti nelle tre diverse nazioni. Nel corso delle presentazioni dei supercases, gli studenti identificano ed analizzano le possibili ragioni della diversa incidenza di patologie di varia natura (diabete, cancro, malattie cardiovascolari) riscontrata da nord a sud dell’Europa. L’esame finale è un tentativo di capire e correggere, abitudini alimentari, stili di vita o altre ragioni alla base delle differenze delle varie patologie. Medical Development in Europe (unico esempio, in Europa di corso internazionale itinerante) è uno dei ponti con i quali l’ateneo supera le barriere nazionali proponendosi a livello europeo. Il corso è stato organizzato dai professori Hans Gillenhammer (Stoccolma), Tomasz Brzozowski (Cracovia) ed Amedeo Columbano, dà diritto a 6.0 Ects (Crediti formativi europei) facoltativi e fa parte dell’offerta in lingua inglese dell’ateneo. Inoltre, ha il supporto della Facoltà e del presidente Gabriele Finco. Un ruolo fondamentale nella riuscita dei lavori ha avuto l’associazione studentesca Isawo.
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