A.B.
27 gennaio 2016
Olbia, processo per lesioni a neonato: la parola alla difesa
Prosegue il processo per le lesioni causate ad un neonato durante un parto avvenuto il 7 gennaio 2009 nell´Ospedale Giovanni Paolo II. Imputate, due ginecologhe ed un´ostetrica

OLBIA – Prosegue il processo per le lesioni causate ad un neonato durante un parto avvenuto il 7 gennaio 2009 all'Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, che vede imputate due ginecologhe ed un'ostetrica, difese, rispettivamente, dagli avvocati Antonello Desini, Alessandra Nocco e Marco Manelli.
I genitori del bambino (una coppia nuorese) si sono costituiti parte civile e sono seguiti dall'avvocato Nazarena Tilocca. Ieri mattina, la parola è stata data ai consulenti della parte civile e della difesa, che hanno presentato le loro redazioni. L'accusa è di imperizia e negligenza. In pratica, il neonato avrebbe sofferto tanto da rimanere quasi asfissiato nel ventre materno e la mancanza di ossigeno avrebbe quindi provocato nel bimbo crisi di epilessia per oltre due mesi, difficoltà di deambulazione ed altri postumi ancora da valutare.
Sempre secondo l'accusa, l'elettrocardiogramma avrebbe fatto intuire una sofferenza fetale, ma nessuno decise di fare un parto cesareo. In sala parto, sarebbe stata presente solo l'ostetrica di turno, mentre il dottore sarebbe intervenuto solo diverse ore dopo. La prossima udienza è prevista per martedì 16 febbraio.
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