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Marcello Simula 5 gennaio 2007
Spiagge libere, balneari in rivolta
Bruno getta acqua sul fuoco
Piano di utilizzo dei litorali: le novità riguarderanno la percentuale complessiva di costa da affidare in concessione agli stabilimenti balneari, che passerà dall’attuale 35% del totale dell’isola al 25%
Spiagge libere, balneari in rivolta. Bruno getta acqua sul fuoco

ALGHERO - Balneari in fermento dopo l’approvazione delle direttive regionali riguardo il piano di utilizzo dei litorali. Risale a dicembre 2006 la delibera attraverso la quale sono state trasmesse le direttive cui i comuni dovranno adeguarsi, entro settembre 2007, con l’adozione del Piano di utilizzo dei litorali: in caso contrario sarà direttamente la regione a decidere in merito. Da Cagliari Mario Bruno, consigliere regionale di Progetto Sardegna, fa sapere che l’assessore al demanio Gian Valerio Sanna ha già programmato diversi incontri con i comuni per illustrare la direttiva e agevolare la predisposizione dei Pul. Le novità rispetto alle norme attuali riguarderanno in primo luogo la percentuale complessiva di costa da affidare in concessione agli stabilimenti balneari, che passerà dall’attuale 35% del totale dell’isola al 25%. Saranno ridotte inoltre anche le dimensioni di ogni singola concessione, in modo da accontentare più imprenditori. «Terremo comunque conto la situazione di quanti hanno già fatto degli investimenti – chiarisce Bruno – in modo che abbiano una via privilegiata». Un altro aspetto particolarmente importante per i cittadini sarà l’aumento della distanza minima tra gli stabilimenti, in modo da assicurare maggiori possibilità di fruire di spiagge libere. Ogni stabilimento dovrà inoltre garantire l’accessibilità ai servizi ai disabili: si tratta in questo caso di una norma già presente nella normativa precedente, purtroppo non sempre rispettata. «È richiesto ai balneari di mettersi in una posizione di apertura al dialogo – conclude Bruno – tenendo sempre in conto che stiamo attraversando in fase di cambiamento». In merito alla questione, venerdì mattina oltre trenta balneari, riuniti sotto l’egida di Confcommercio, hanno dato vita a un incontro molto movimentato. «È stata una giornata molto dura – ha commentato il presidente di Confcommercio Alghero Massimo Cadeddu – tra gli operatori c’è molta preoccupazione, stiamo lavorando duramente per trovare una linea d’azione comune». Quel che è sicuro, secondo Cadeddu, è che le direttive regionali hanno scosso tutto il comparto balneare senza distinzioni. All’incontro hanno partecipato anche Bruno Costantino, vice presidente del Sindacato Italiano Balneari, e Ninni Piccinelli, assessore allo sviluppo economico. Prossimo incontro fissato per lunedì prossimo, in vista di una presa di posizione ufficiale da parte di Confcommercio.



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