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Red
8 gennaio 2007
Pul, Piccinelli: ad Alghero a rischio tutte le concessioni
Riportiamo una nota stampa sulle Norme per il Piano di Utilizzo dei Litorali dell’assessore allo sviluppo economico Ninni Piccinelli

ALGHERO - La Giunta Soru in data 11 dicembre 2006 ha approvato le direttive per la redazione del piano di utilizzo dei litorali ed il rilascio delle concessioni demaniali marittime. Nella delibera di Giunta viene naturalmente richiamata la L.R. n° 9 del giugno 2006 in cui si parla del “conferimento di funzioni e compiti agli enti locali “, e la L.R. n° 8 che dettando le norme per la pianificazione e salvaguardia paesaggistica regionale, obbliga tutti i Comuni a dotarsi del Piano Urbanistico Regionale ( P.U.C .). Parte integrante e sostanziale del P.U.C. è il Piano di Utilizzo dei Litorali ( P.U.L. ).
I Comuni, nella predisposizione del P.U.L., devono attenersi a quanto stabilito nelle suddette direttive, non derogabili, contrariamente a quanto affermato da qualche sostenitore delle norme regionali, ma obbligatorie, tanto che se, da parte dell’ente locale si dovesse verificare del ritardo, o peggio ancora venisse omessa la predisposizione dello stesso P.U.L., lo stesso Presidente delle Regione, sentito l’Assessore regionale competente, nomina uno o più commissari che provvedono in via sostitutiva alla predisposizione del Piano. A questo punto viene veramente da chiedersi a cosa serviranno i diversi incontri che, a detta dell’On. Bruno, l’Assessore G. Valerio Sanna avrebbe già programmato con i Comuni per illustrare la direttiva e agevolare la predisposizione del P.U.L., visto che le direttive sono perentorie, tanto che le stesse, così come recita l’art. 23, disposizioni finali, entrano in vigore il 1 gennaio 2007.
Per capire le preoccupazioni che le direttive hanno creato nei concessionari delle attuali autorizzazioni demaniali, basta vedere alcune delle norme in essa contenute. A titolo di premessa, è bene chiarire subito che la quasi totalità delle concessioni di Alghero non potrà essere riconfermata, in quanto non aderente alle direttive dettate, che dovranno obbligatoriamente essere recepite anche per le autorizzazioni presenti prima dell’entrata in vigore della nuova normativa. Ma andiamo a vedere alcune delle norme più interessanti : non possono essere rilasciate concessioni demaniali marittime sulle spiagge aventi una profondità uguale o inferiore ai metri 10 ed in quelle con una lunghezza non superiore ai 250 metri :
La profondità della concessione non può essere inferiore alla metà dell’estensione lineare del fronte mare; la distanza libera tra due concessioni non potrà essere inferiore al doppio del maggior fronte mare ammissibile ( metri 100 ); per il noleggio degli ombrelloni e sdrai, non potranno essere destinate superfici superiori ai 400 mq. con un fronte mare di metri 50; nel caso di attrezzature e servizi comportanti la realizzazione di manufatti ( quali chioschi, depositi, servizi igienici ecc. ) l’ubicazione di questi ultimi dovrà essere programmata nell’immediata linea esterna dell’arenile. Anche da una lettura parziale de affrettata delle poche norme elencate, si evince facilmente come il legislatore, ancora una volta , non abbia tenuto conto, contrariamente alle promesse a suo tempo fatte, delle realtà in essere, ed abbia invece voluto uniformare tutto il territorio regionale, imponendo come ormai d’abitudine per questa giunta, norme e regole che passano sopra agli interessi di numerosi onesti lavoratori che hanno investito nelle proprie imprese capitali e lavoro, nonché non tenendo minimamente conto delle opportunità occupazionali che le stesse sono state in condizioni di creare.
Infine è bene ricordare che cosa succederà una volta entrato in vigore il P.U.L. , adottato dal Consiglio Comunale ed approvato dalla Giunta Regionale. L’unica concessione che verrà data ai Comuni sarà appunto quella dell’approvazione, naturalmente secondo le regole stabilite dalla Giunta Regionale, perché poi le aree individuate dal Piano, saranno assentite attraverso il ricorso a procedimenti concorsuali.
Nella foto Ninni Piccinelli
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