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M.S. 1 febbraio 2007
Elias Vacca: «Catalan Tv è legale?»
Il deputato dei Comunisti Italiani, chiede informazioni al Ministro delle Comunicazioni, sulle verifiche compiute dal Garante
Elias Vacca: «Catalan Tv è legale?»

ROMA - Mercoledì 31 gennaio, durante la seduta della Camera dei Deputati all’interno dello spazio dedicato alle interrogazioni a risposta immediata, il deputato dei Comunisti Italiani Elias Vacca ha richiesto al Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni informazioni circa la verifica dell´Autorità per le garanzie nelle comunicazioni riguardo la legalità dell’emittente televisiva Catalan Tv. I motivi di tale interrogazione sono molteplici: «la prevalenza nel palinsesto di trasmissioni autoprodotte in lingua italiana, la trasmissione di spot pubblicitari a pagamento in lingua italiana, la produzione e programmazione anche durante le campagne elettorali di tribune elettorali e confronti politici in lingua italiana e secondo una ripartizione degli spazi assolutamente non rispettosa delle norme sulla cosiddetta par condicio». L’On. Vacca ha inoltre chiesto quali provvedimenti il ministero intenda adottare per la verifica della regolarità dell’emittente, onde consentire l´applicazione delle necessarie sanzioni nel caso di effettiva violazione delle norme sopra richiamate. La risposta del ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni è stata chiara: «nel caso in questione la legge prevede che l’emittente trasmetta programmi autoprodotti, che si impegni a non trasmettere più del 5 % di pubblicità per ogni ora di diffusione, e diffonda la programmazione per almeno per il 50% del tempo nell’orario tra le 7 e 21». Dopo la denuncia del Comitato Regionale Sardo per il Servizio Radiotelevisivo, e l’interrogazione da parte dell’On.Vacca, il Ministero ha disposto la trasmissione degli atti concernenti a Catalan Tv all’autorità per la garanzia delle telecomunicazioni, riattivando così la procedura per l’accertamento sulla programmazione. In tempi rapidi il ministro Gentiloni ha garantito la verifica dell’eventuale violazione dell’attuale normativa. L’attenzione dedicata dal Ministro alla questione ha messo in luce come il sistema radiotelevisivo sia un terreno fertile per tanti piccoli furbi che si muovono nelle pieghe della legge, formalmente osservando le norme e sostanzialmente violandole, o addirittura speculando sugli iter burocratici. «A tutte queste furberie bisogna mettere un fine - ha detto il deputato - e l’autorità garante non mancherà di ripristinare il diritto di una minoranza linguistica ad avere una emittente che dispieghi davvero una attività culturale, e insieme il diritto degli algheresi ad avere una pluralità nell’informazione e una corretta formazione delle opinioni».

Nella foto: l´On. Elias Vacca



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