A.B.
20 aprile 2016
Differenziata, educazione ambientale a Sassari
I ragazzi di Incontrocorrente a scuola per insegnare a rispettare l’ambiente. Il progetto di educazione ambientale è rivolto a circa settanta bambini che frequentano le Seconde classi della scuola primaria di Via Gorizia

SASSARI - Gli ecovolontari dell’associazione Incontrocorrente contribuiscono a migliorare la città, insegnando buone pratiche per renderla più pulita ed eco-sostenibile. Sono infatti i protagonisti del progetto di educazione ambientale “Facciamo la differenzia...ta”, partito nei giorni scorsi e rivolto a circa settanta bambini che frequentano le Seconde classi della scuola primaria di Via Gorizia. Coordinati da alcuni educatori, i giovani volontari con disabilità accompagneranno i piccoli studenti alla scoperta del compostaggio domestico e del ciclo di vita di tutti i rifiuti e racconteranno la loro esperienza, il loro percorso formativo ed il loro lavoro come ecovolontari del Comune di Sassari. «Si tratterà di una eccellente esperienza di educazione ambientale - commenta il sindaco di Sassari Nicola Sanna - che rimarrà indelebile nella memoria dei nostri ragazzi». Il progetto si inserisce nella campagna di comunicazione sulla raccolta dei rifiuti voluta dall’Ente, in collaborazione con Ambiente Italia. «L’iniziativa ha per questa Amministrazione un doppio valore – ha commentato l’assessore comunale all’Ambiente Fabio Pinna - Se da una parte sarà molto importante per sensibilizzare ed educare i cittadini di domani al rispetto per l’ambiente, dall’altra ha sicuramente un merito in più, quello di insegnare il valore della solidarietà e dell’aiuto reciproco».
Il progetto si concluderà a maggio. Durante gli incontri, prevalentemente in classe, attraverso giochi ed attività ludiche, gli studenti impareranno quale importante funzione abbia il riciclo e scopriranno come il rifiuto possa divenire una risorsa. Già durante le scorse lezioni, hanno potuto toccare la frazione umida, nelle sue diverse fasi. Hanno scoperto come, da semplici scarti, questa si trasformi in compost. A guidarli in questo processo, con l’aiuto degli ecovolontari e delle insegnanti, il tatto e l’olfatto. Grazie a piccole storie animate, i bambini si trovano ad affrontare diversi argomenti. Partendo dal concetto di salvaguardia dell’ambiente (evitare l’utilizzo di pesticidi e di concimi chimici) si passa al tema della sinergia e al rispetto dell’ambiente attraverso la raccolta differenziata. Il lavoro punterà sull’importanza della raccolta dell’umido che ha un preciso nesso con i processi biochimici che avvengono nel terreno, a vantaggio della sua fertilità. Gli alunni racconteranno poi le proprie esperienze.
«I giovani studenti sperimenteranno con le loro mani, a scuola, come si fa il compost domestico, impareranno dalla natura che non produce rifiuti, ma nutrimenti per il suo ciclo di vita; si divertiranno a costruire una compostiera fai da te e faranno test di biodegradabilità dei rifiuti», ha spiegato ancora l’assessore della Giunta Sanna. Terminato lo studio dell’umido, i bambini saranno poi coinvolti nella scoperta del ciclo della plastica ed in particolare degli imballaggi. Si spiegherà l’importanza di ridurre quanto possibile “l’usa e getta”, il significato dei simboli presenti nelle confezioni e soprattutto si educherà sui danni ambientali derivanti dall’abbandono di rifiuti. Il progetto si concluderà con una visita guidata, per vedere coi propri occhi gli impianti di conferimento dei rifiuti ed i processi di trattamento.
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