A.B.
23 aprile 2016
Doppio concerto con Valentina Casula
L´artista oristanese si esibirà, domenica al Nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu e lunedì al Jazzino di Cagliari

CAGLIARI - In tournée nell'Isola, sotto le insegne del Jazz Club Nertwork firmato Cedac, la cantante Valentina Casula, protagonista domani, domenica 24 aprile, alle ore 16, al Nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu (evento organizzato con il patrocinio del Comune, impegnato nella promozione e nella valorizzazione del territorio) e lunedì 25, alle 21.30, al Jazzino di Cagliari. L'artista oristanese, parigina d'adozione, alla testa del suo Trio (che schiera Jean Luc Roumier alla chitarra e Nicola Cossu al contrabbasso) proporrà un viaggio intorno al mondo, con un'antologia di canzoni originali (ispirate al folklore) e di brani tradizionali reinterpretati in chiave jazzistica. Un suggestivo itinerario sonoro che spazia dai canti tzigani dell'Est Europa (in particolare dell'ex Jugoslavia e della Romania) alle sorgenti della cultura romanì, ancora vive in alcune tribù dell'India, alle melodie ed i ritmi della musica popolare del Brasile e dell'Argentina, di Cuba e del Messico, agli echi dell'Isola, con pezzi antichi e moderni scritti in limba.
«La Sardegna è il fulcro, il punto di partenza: la mia voglia di esplorare le musiche del mondo è venuta dalla nostalgia dei suoni e delle voci della mia terra, quando mi sono trasferita a Parigi» racconta Casula. «Così ho iniziato a viaggiare, a incontrare artisti di diversa provenienza, custodi e interpreti della musica tradizionale: per diversi anni ho suonato con un gruppo di musicisti tzigani, con loro son andata in Rajasthan, alla scoperta delle radici della loro cultura, e la mia ricerca mi ha portato a studiare le diverse modalità del canto e dell'espressione vocale». Per l'artista, «l'idea del viaggio (reale e immaginario) è legata alla conoscenza, e la musica è uno strumento straordinario attraverso cui cercare di capire l'anima di un popolo, comprenderne la storia e la cultura». Un'arte senza confini, capace di parlare al cuore degli ascoltatori di ogni latitudine, di sedurre e suscitare emozioni: Valentina Casula, cantante, musicista e compositrice, nata sull'Isola al centro del Mediterraneo, ha scelto il canto per dar forma ai propri pensieri, alle proprie sensazioni e intuizioni, attingendo al vastissimo repertorio del folklore per tradurlo in una cifra più prossima allo spirito del jazz. L'artista oristanese ha iniziato il suo percorso musicale con gli studi classici di oboe, canto e direzione corale, per poi avvicinarsi al jazz, perfezionandosi in canto, sassofono e composizione all’University of Massachusetts negli Stati Uniti.
Trasferitasi a Parigi all'inizio degli Anni Novanta, ed affermatasi come cantante poliedrica, tra note improvvisare e world music, docente al Cim (una delle più prestigiose scuole europee di musica jazz e contemporanea), Valentina Casula ha parallelamente portato avanti una carriera in ambito teatrale come autrice di musiche di scena, direttrice musicale e coreografa, collaborando con le compagnie Ecla Thêatre La NumericCie, La Toscana, Est en Ouest, Le Grenier de Babouchka. Il suo primo album, un omaggio a Chet Baker, segna l'inizio di una personale ricerca sulle musiche del Mediterraneo, da cui nascono collaborazioni con artisti come Alain Jean Marie, Gilles Naturel, Philippe Soirat, Giovanni Mirabassi, Paolo Fresu, Olivier Hutman, Kristof Bacso ed altri nomi di spicco della scena jazzistica internazionale. Il suo interesse per il folklore e per la ricchezza e varietà delle lingue del mondo la spinge a partecipare a progetti come Babeleyes, promosso e sostenuto dall’Unesco in favore della conservazione delle lingue minoritarie ed in via di estinzione; leader, arrangiatrice e compositrice di Click Here (da cui son nati anche due album) è protagonista con il Dj Click ed i virtuosi della musica tzigana rumena ed indiana in importanti festival europei. Nel 2012, riceve a Siligo il premio Maria Carta.
Nella foto: Valentina Casula
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