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Gruppo d'Intervento Giuridico e Amici della Terra
dott. Stefano Deliperi 5 novembre 2003
Master Plan in salsa catalana, il Ministero dell´ambiente vuol vederci chiaro
Nel mirino degli ispettori il mega-progetto turistico-edilizio del Gruppo Baroudi nella splendida baia di Porto Conte
Master Plan in salsa catalana, il Ministero dell´ambiente vuol vederci chiaro

Lo scorso 28 luglio 2003 le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico hanno inoltrato un esposto alle amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali competenti (nonché alla Commissione Europea) riguardo la nuova versione del mega-progetto turistico-edilizio del Gruppo Baroudi nella splendida baia di Porto Conte: due hotels, due campi da golf da 18 boche, 24 campi da tennis, un club spiaggia, un porticciolo da 80 posti barca, un centro di talassoterapia, servizi commerciali, viabilità, ecc. per complessivi 600.000 metri cubi di volumetria su 285 ettari da realizzarsi mediante accordo di programma con la Regione autonoma della Sardegna ed il Comune di Alghero. L´investimento sarebbe pari a 204 milioni di euro, dei quali il 40 % provenienti da fondi privati ed il 60 % da fonti pubbliche (comunitarie, statali e regionali) a fondo perduto. In sostanza dovrebbero essere dati 122,4 milioni di euro di soldi pubblici per distruggere o, al più, degradare irrimediabilmente un bene ambientale di primaria importanza...
L´area è - in teoria - super tutelata: vincolo di conservazione integrale nella fascia dei 300 metri dalla battigia, vincolo paesaggistico, parco naturale regionale di Porto Conte, sito di interesse comunitario proposto, vincolo di non modificabilità territoriale in attesa del nuovo piano territoriale paesistico. Insomma, c´è il tanto per rispedire al mittente qualsiasi "proposta oscena" di tal fatta...
E le amministrazioni pubbliche richieste iniziano a rispondere all´esposto ecologista: l´Assessorato regionale della difesa dell´ambiente - Servizio V.I.A. rende noto (nota n. 37322 del 12 settembre 2003) che "non è pervenuta alcuna richiesta di verifica e di valutazione d´impatto ambientale", mentre il Ministero dell´ambiente e della tutela del territorio - Dipartimento per l´assetto dei valori ambientali del territorio - Direzione per la conservazione della natura chiede, per quanto di sua competenza, all´Assessorato regionale della difesa dell´ambiente, alla Provincia di Sassari ed al Comune di Alghero quali iniziative siano state adottate per sottoporre il progetto alle necessarie procedure della valutazione di incidenza (direttiva n. 92/43/CEE, D.P.R. n. 357/1997, D.P.R. n. 120/2003), ricordando che - in assenza - vi sono responsabilità in sede comunitaria.
Insomma, l´ennesimo "master plan in salsa catalana" non avrà certo vita facile...



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