Carlo Mannoni
5 luglio 2016
L'opinione di Carlo Mannoni
La crisi del trasporto aereo incendia il Pd
Un grave incendio, per grandezza di proporzioni ed intensità, ha devastato nei giorni scorsi i territori dei comuni di Sedilo, Aidomaggiore e la piana di Ottana, incenerendo migliaia di ettari con gravi danni per l'ambiente naturale e per le aziende della zona. Opera dei piromani, dicono gli investigatori, come da sempre accade in Sardegna quando il danno non sia prodotto, invece, dall'incuria dell'uomo.Contro il fuoco di questi giorni hanno lottato i mezzi del servizio antincendi regionale, e determinanti per la lotta al fronte del fuoco sono stati i 5 Canadair e gli altrettanti elicotteri inviati da Cagliari, intesa come Regione, La notizia: il territorio ha chiamato e la Regione ha risposto.
Nel Nord-Ovest della Sardegna, con epicentro nel comune di Alghero, è in corso da qualche mese un vasto "incendio" di altro tipo, ma con pesanti risvolti economici e sociali, generato dal noto disimpegno di Ryanair nei collegamenti internazionali da e per la Sardegna, incendio che lambisce per la verità anche il territorio di Cagliari, seppure in misura più ridotta. La differenza tra i due incendi, quello fisico e quello economico e sociale, e' evidente. Nel primo, Cagliari, intesa come Regione, ha risposto tangibilmente con il massimo dello sforzo aereo possibile, ovvero con i Canadair e gli elicotteri, e l'incendio è stato fermato nel suo disastroso avanzare.Nel secondo caso Cagliari sembra invece lontana e non solo fisicamente: l'incendio c'è ed è visibile ma sembra quasi che non se ne avverta la gravità. Il fuoco, infatti, divampa e da Cagliari si dice che prima o poi arriveranno i mezzi per fermarlo, mezzi che oggi non ci sono. Intanto il fuoco avanza.
Non mi addentro nel difficile caso Ryanair che non si presta a facili esemplificazioni e soluzioni, come taluni vorrebbero (da allenatori di calcio siamo tutti diventati, d'incanto, esperti in trasporti aerei). In questo caso è anche possibile, infatti, che l'assessore regionale dei trasporti abbia ragione. Registro, però, il decadimento del dibattito, che dovrebbe mantenersi su corretti rapporti istituzionali Comune-Regione, in uno scontro feroce e dilaniante tutto interno al Pd sardo. Uno scontro che si è radicalizzato sulla figura dell'assessore Deiana, che fino a prova contraria esprime, invece, la volontà dell'intera giunta regionale. Scontro poi alimentato da accuse gravissime, se non avvallate certamente non smentite dal sindaco di Alghero, di "alto tradimento", ovvero di complicità della Regione con gruppi privati per "svendere" ad essi l'aeroporto di Fertilia. Mentre da Cagliari un austero quanto incomprensibile silenzio politico sulla vicenda, comprese le pesanti accuse di collusione con i privati, dà il senso, spero errato, di una fastidiosa e stizzita sopportazione delle lamentele di un territorio "lagnoso".
Chi parla da Cagliari al territorio? Chi spiega le ragioni di questo impasse che potrebbe avere anche le sue giustificazioni ma che la gente non capisce? Una delle più importanti regole che ho imparato nella mia esperienza di amministratore regionale e' stata quella dell'ascolto e della necessità di percepire, quasi fisicamente, i bisogni di una comunità. Sulla questione del trasporto aereo questo spirito di ascolto, e di conseguente dialogo, sembra mancare.E l'opinione che il cittadino comune, non solo quello algherese, rischia di farsi, anche qualunquisticamente, e' che a Cagliari in questa vicenda assai travagliata non intendano non solo sporcarsi le mani ma neanche le scarpe. E che inoltre, ed e' l'accusa più pesante quanto più pericolosa ove non smentita da chiare misure politiche, che vi sia un tentativo di penalizzare dal punto di vista dei trasporti aerei il Nord-Ovest della Sardegna a favore di aree più forti.
Sono argomenti questi che innescano altri e più pericolosi incendi che si propagano con estrema facilità in una opinione pubblica sempre più distante dalla classe politica, incendi che sarà poi sempre più difficile domare. Per accorgersene basta girare per Alghero, dove non si parla d'altro e quasi a senso unico. Spero che di ciò si siano resi conto in quella cabina di regia che è la giunta regionale. Per questo ogni volta che qui ad Alghero sento il rumore di un aereo in arrivo, alzo gli occhi al cielo sperando di scorgervi un Canadair mandato da Cagliari, intesa come Regione, a spegnere l'incendio in corso.
*ex assessore regionale
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