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Alguer.itnotiziealgheroPoliticaAeroporto › «Chi non ha il coraggio lasci». Road map per salvare lo scalo
Sara Alivesi 5 luglio 2016 video
«Chi non ha il coraggio lasci»
Road map per salvare lo scalo
Affollatissima l'assemblea di oggi ad Alghero che ha riunito numerosi sindaci del nord Sardegna fino alla Barbagia. Il tema è l'aeroporto, alle prese con gravi difficoltà economiche e di presenze dopo la fuga dei low cost. Tutte le proposte degli amministratori per le prossime azioni


ALGHERO - La sala de Lo Quarter non è riuscita a contenere tutte le persone che questo pomeriggio si sono recate nel bel palazzo restaurato dell'ex complesso dei Gesuiti di Alghero. Il motivo dell'assemblea è noto da giorni: i rischi che corre l'aeroporto, stretto tra una privatizzazione ancora non decollata e la fuga di Ryanair che ha ridotto di circa il 40% gli arrivi al Riviera del corallo. Uno scenario che si porta dietro una grande parte dell'isola, oggi rappresentata dai suoi amministratori all'assemblea convocata dai sindaci di Alghero, Nuoro, Bosa e Sassari insieme agli imprenditori. Con loro c'erano i colleghi di Ossi, Uri, Olmedo, Oliena, Ittiri, Villanova Monteleone, Castelsardo, Bortigali, Usini, Badesi, Valledoria, Sorso, Sennariolo, Modolo, Porto Torres. Poi numerosi assessori e amministratori del sassarese, nuorese e della Planargia.

E poi i rappresentanti e i vertici del mondo produttivo sardo: Unioncamere, Camera di Commercio di Sassari, Confcommercio, Federalberghi, Conartigianato, Confagricoltura, Cia, Cna, Coldiretti, Confindustria, e il mondo sindacale. Assenti il presidente della Regione Pigliaru per la riunione odierna di giunta e l'assessore ai Trasporti Deiana (ufficialmente bloccato a Fiumicino dallo sciopero di Alitalia e Meridiana). Quattro le proposte concrete dei primi cittadini: la costituzione di un'assemblea permanente con amministratori e imprenditori; i consigli comunali da riunire a Cagliari «se non vengono loro ci andiamo noi» ha tuonato Bruno; un appuntamento a Roma con il ministro Delrio, per avere tempi certi sugli impegni presi per la riduzione delle tasse aeroportuali e la revisione delle linee guida aeroportuali; una missione a Bruxelles con il governatore Pigliaru per mettere pressione alla Commissione europea che ancora non si è pronunciata sulla procedura di infrazione che riguarda lo scalo algherese.

Una "sentenza" su cui si è trincerato per mesi l'assessore regionale in un atteggiamento della giunta «incomprensibile» secondo i sindaci presenti: «doveva solo applicare le linee guida del 2014» ha detto per l'ennesima volta Bruno che ha ripetuto a chiare lettere: «chi non ha il coraggio delle scelte lasci la poltrona»; «dia gli incentivi, forse non si ha la consapevolezza di quello che sta accedendo» ha proseguito Nicola Sanna di Sassari; «non hanno fatto un tubo» ha sintetizzato il collega nuorese Andrea Soddu. Il sindaco di Bosa, Luigi Mastino, ha evidenziato «di come lo scalo sia di tutto il nord Sardegna e ci ha tolto dall'isolamento». E non solo: l'urlo di dolore è anche del sindaco di Oliena, Martino Salis: «il sessanta per cento del turismo nella nostra zona arrivava con i low cost». E non manca un riferimento al cortocircuito politico all'interno del Partito Democratico sardo che cattura gli applausi finali: «sono del Pd ma non approvo l'immobilismo dei professori di Cagliari, adesso mi cacceranno».

11:11
Gli onorevoli Valdo Di Nolfo, Sebastian Cocco e Giuseppe Frau del gruppo consiliare regionale della Sardegna “Uniti per Todde” hanno inviato una lettera al Consiglio di amministrazione della Geasar



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