A.B.
4 agosto 2016
Al via il Progetto SheepToShep Life: sarà Sardegna laboratorio
Il progetto punta a migliorare la sostenibilità del settore lattiero caseario. Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari è capofila del partenariato

SASSARI - Al via il progetto SheepToShip Life: la Sardegna diventa un laboratorio di ecosostenibilità dei sistemi zootecnici in Europa. Il progetto mira ad individuare ed applicare soluzioni innovative per la riduzione delle emissioni di gas serra della filiera zootecnica e lattiero-casearia ovina sarda e per migliorare la sostenibilità ambientale del settore. L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ha sottolineato che l’aspettativa verso il progetto è quella di ricavare delle utili indicazioni operative da tradurre in strategia regionale.
La Sardegna è stata scelta come area di intervento del progetto, in quanto fortemente rappresentativa del comparto ovino mediterraneo sia in termini quantitativi, sia per coesistenza in un territorio ristretto dei principali sistemi di allevamento adottati in Europa. «La Sardegna - ha spiegato Spano - rappresenta in questo senso un laboratorio privilegiato per la sperimentazione di un modello di lotta ai cambiamenti climatici pienamente integrato alle strategie di sviluppo della filiera ovina. Un traino per uno sviluppo economico del settore improntato alla sostenibilità, aspetto sempre più richiesto dai consumatori europei oltre che una necessità ambientale». SheepToShip Life analizzerà, tramite la metodologia del “Life Cycle Assessment”, le implicazioni ambientali del latte prodotto secondo i sistemi agro-zootecnici più diffusi e dei formaggi Dop Pecorino Romano, Pecorino Sardo e Fiore Sardo in duecento aziende ovine e dieci caseifici della Sardegna, individuando i punti critici ambientali dei processi di produzione. Dai risultati dell’analisi, verranno sviluppate delle linee guida per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’ottimizzazione della qualità ambientale della filiera.
«L’obiettivo ultimo del progetto - ricorda Pierpaolo Duce, responsabile del Ibimet-Cnr - è quello di dimostrare i benefici ambientali, economici e sociali dell’eco-innovazione delle filiere agro-zootecniche e lattiero-casearie ovine, nonché di promuovere politiche ambientali e di sviluppo rurale orientate al life cycle thinking, un approccio complessivo alla sostenibilità che tiene conto di ogni suo aspetto, non ultimo quello del consumo». Il progetto avrà durata quadriennale, un budget complessivo di 2,61milioni di euro ed un partenariato costituito dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari in qualità di capofila, dall’Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo, da Agris Sardegna, Laore-Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura, dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna e dai Dipartimenti di Agraria e di Scienze Economiche Aziendali dell’Università degli Studi di Sassari.
Nella foto: l'assessore regionale Donatella Spano
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