ALGHERO - «La Giunta Regionale mette sotto ricatto il Consiglio e la sua stessa Maggioranza affinché diano via libera alla privatizzazione dell’aeroporto di Alghero, approvando in tempi brevissimi e senza discussioni la proposta di legge per la ricapitalizzazione della Sogeaal, subordinando ad essa la presentazione del nuovo pacchetto di incentivi necessario per riportare in Sardegna i collegamenti soppressi da Ryanair negli ultimi mesi. Siamo alla pirateria politica, un atto di prepotenza con cui l’Esecutivo minaccia di far ricadere sull’Assemblea legislativa la responsabilità di aver fatto scappare la compagnia low-cost irlandese ed aver così affossato l’industria turistica sarda», dichiara il capogruppo consiliare dei Riformatori Sardi–Liberaldemocratici Attilio Dedoni.

«E’ chiaro che, nello stesso Centrosinistra, ci sono forti resistenze a lasciar passare senza colpo ferire il provvedimento con cui la Giunta vorrebbe sottomettere la rappresentanza democratica del popolo sardo agli interessi del potentato politico-finanziario che da tempo sta cercando di allungare le mani sugli aeroporti dell’Isola», prosegue Dedoni. «Per questo, il duo Pigliaru-Deiana, già scottato dal tentativo andato a vuoto di portare in Aula con procedura d’urgenza la ricapitalizzazione a ridosso della pausa estiva, ha scelto di passare alle maniere forti: niente incentivi alle low-cost finché il disegno di legge non viene approvato, a costo di perdere definitivamente i voli di Ryanair e le centinaia di migliaia di turisti che garantivano ogni anno, o perlomeno di mandare a monte un’altra stagione, quella autunnale, come se non bastassero i danni già fatti in due anni e mezzo di malgoverno dell’attuale Esecutivo».

«Appare quasi superfluo dire che l’opposizione non ci sta e che farà tutto quanto è in suo potere perché sulla proposta di ricapitalizzare la Sogeaal ci sia un vero dibattito consiliare, durante il quale dovrà emergere con chiarezza quali interessi politici e finanziari si celano dietro la privatizzazione dell’aeroporto», conclude il capogruppo. «Ogni singolo esponente della Maggioranza sarà chiamato ad assumersi pubblicamente la responsabilità di una simile decisione e dell’annesso sperpero di 6milioni di euro pubblici ad uso e consumo del referente finanziario di una corrente del Partito Democratico. Siamo davanti al punto più basso di questa legislatura, uno scandalo che non può passare sotto silenzio ma contro cui tutta la Sardegna deve ribellarsi».

Nella foto: il consigliere regionale Attilio Dedoni