Red
20 novembre 2016
«Interventi chirurgici a rischio»
Alessandro Nasone e Monica Pulina parlano di rischio di blocco degli interventi nell´ospedale di Alghero. Si rivolge al sindaco e al nuovo presidente di Commissione Mario Nonne per evitare che Alghero subisca un ulteriore depauperamento di risorse infermieristiche e mediche

ALGHERO - «Dai primi dicembre all’Ospedale Civile di Alghero potrebbero essere banditi gli interventi in elezione e garantite solo ed esclusivamente le urgenze. Questo perché da Dicembre andranno in ferie prepensionamento due anestesisti e se non interverranno assunzioni nei prossimi giorni da parte dell’Asl di Sassari, il destino di Chirurgia, Otorino, Urologia e Ostetricia potrebbe essere quello di un lento e progressivo declino. La situazione è precipitata in quanto gli anestesisti in organico al civile, anche se parrebbero di un numero sufficiente, hanno delle restrizioni dovuti a diritti legge e dovute al medico competente. Questo impedisce che l’organico di anestesia possa garantire la copertura dei turni normali e garantire così gli interventi in elezione e l’emergenza intraospedaliera. La stessa situazione la troviamo in Chirurgia Generale dove di 8 Chirurghi, gli idonei al 100% all’attività sono solo 4, i quali hanno la responsabilità anche di garantire i turni h24 e le reperibilità; una situazione insostenibile che impedisce al reparto di garantire le liste d’attesa e la programmazione dell’attività quotidiana».
La denuncia arriva dai consiglieri comunali Alessandro Nasone e Monica Pulina, e si aggiunge alle innumerevoli che negli ultimi mesi arrivano alla redazione del Quotidiano di Alghero a causa della difficile situazione in cui versano i due nosocomi cittadini e le ombre che si nascondono col nuovo piano di riorganizzazione valuto dall'assessorato regionale alla Sanità. Così Nasone e Pulina si rivolgono al sindaco e al nuovo Presidente della V Commissione, Mario Nonne, affinché non venga sottovalutata la situazione. «Una situazione analoga si registra nel reparto di Otorino - sottolineano - a causa della mancanza di anestesisti infatti gli interventi chirurgici sono diminuiti, impedendo ad un reparto efficiente di continuare a rispondere alle richieste della popolazione, non soltanto algherese». Nella Primavera scorsa l’ospedale civile è stato interessato dal riavvio di molti importanti interventi strutturali, quali il completamento del reparto di medicina, di ostetricia, degli androni e della terapia intensiva. Ora si sta intervenendo per completare il reparto di chirurgia chiuso da anni e per dotare la città di Alghero di un nuovo ambulatorio di endoscopia.
Tutte opere importanti che erano il corollario per evitare che Alghero e i suoi ospedali fossero declassati ad ospedale di Base anziché di 1 livello come dovrebbe essere grazie alle specialità e alle strutture che in esso insistono. «Una rivendicazione che ha portato la V Commissione Sanità del Comune a stringere accordi con i comuni della Provincia per poter difendere la Sanità del nostro territorio dalla mannaia dell’assessorato e dal suo progetto di riforma della rete ospedaliera» ricordano Nasone e Pulina. La lotta politica dei mesi scorsi condotta con unità dal Primo cittadino e dalla Commissione Sanità aveva consentito di raggiungere accordi con la commissione sanità regionale e i consiglieri regionali per una modifica del testo della riforma della Rete Ospedaliera direttamente in Consiglio, con il passaggio degli Ospedali di Alghero-Ozieri da presidio di Base a presidio di Primo Livello. «Nelle Prossime settimane il Consiglio Regionale dovrà riprendere l’analisi della Rete Ospedaliera e della Rete Territoriale; il destino della sanità algherese si giocherà tutta in quelle sedute e sarebbe molto utile che ci si attivi con una costante pressione politica» incalzano i due consiglieri comunali del Gruppo Misto.
L’art.32 della Costituzione parla del diritto alla salute tutelando i cittadini comprendendo gli aspetti di cui non si può in nessun caso essere privati. La corte costituzionale nelle sentenze n°309/1999, n°252/2001, n°354/2008 stabiliscono che le esigenze di finanza pubblica non possono assumere un peso talmente preponderante da comprimere il diritto alla salute; L’esigenza di risanare i Bilanci da parte della Regione non ha lasciato spazio alla protezione del cittadino e al suo diritto alla salute ed in questo caso un blocco dell’attività operatoria ad Alghero a causa della mancanza di anestesisti e chirurghi è violare il diritto costituzionale alla salute dei cittadini algheresi. Per questo l'ex presidente di Commissione Nasone chiede un autorevole intervento a Nonne e Mario Bruno presso il nuovo Direttore Generale Moirano «per evitare che Alghero subisca un ulteriore depauperamento di risorse Infermieristiche e mediche». «Un Intervento urgente perché se nei prossimi giorni non intervengo atti per salvaguardare l’organico di anestesia altrimenti potremo assistere al blocco della normale attività chirurgica dell’ospedale a totale danno dei nostri concittadini».
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