«Non tollereremo che la campagna elettorale in questo Comune venga fatta a discapito dei sacrosanti diritti dei lavoratori. Di questo “accanimento” nel non far rispettare una legge, avvertiremo le istanze regionali competenti come l’Assessore Regionale al Commercio»
ALGHERO – Dopo l'apertura di molte attività nella giornata del 25 aprile, sempre d'attualità in città il dibattito sulla nuova legge regionale sul commercio. Dopo i vari interventi di diversi esponenti politici e della sezione algherese della
Confcommercio, salgono in cattedra i sindacati dei lavoratori, che in una nota a firma congiunta CGL, CISL e UIL, chiedono fortemente il rispetto della legge sul commercio esistente, non senza rivolgere velenose risposte a tutti gli “attori” finora intervenuti. I segretari Simula, Manai e Marcellino, puntualizzano che non sono mai stati favorevoli ad alcuna deroga in favore dell’apertura del 1°maggio per Cagliari e sottolineano come le recenti affermazioni di
Conoci, circa la condivisione da parte di tutte le forze politiche della richiesta di modifica del provvedimento regionale e della conduzione familiare della gran parte delle attività, siano prive di verità. «Si sappia che le Organizzazioni Sindacali, a tutti i livelli – ribattono in una nota - si opporranno comunque ad una modifica della legge in senso peggiorativo per i lavoratori che esse rappresentano». I tre segretari si chiedono poi, «perché gli Amministratori comunali, più che esortare alla disobbedienza civile i negozianti di Alghero non abbassano i toni della polemica e conducono una più consona battaglia politica in Consiglio Regionale per far modificare la legge». Cosa questa che ricondurrebbe il tutto ad una dialettica civile e socialmente utile, secondo le Organizzazioni dei lavoratori. Si rivolgono poi alla Confocommercio chiedendosi per quale motivo «la più grande Associazione di categoria dei commercianti abbia un comportamento “schizofrenico” che, nei tavoli di concertazione ufficiali, la porta a dire che è favorevole alla chiusura dei negozi nei festivi per poi, qualche giorno dopo, presentare una petizione in Regione che afferma tutto il contrario». «Come Organizzazioni sindacali – concludono i Segretari - non tollereremo che la campagna elettorale in questo Comune venga fatta a discapito dei sacrosanti diritti dei lavoratori e che di questo “accanimento” nel non far rispettare una legge avvertiremo le istanze regionali competenti come l’Ass.re Regionale al Commercio».