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Red 26 gennaio 2017
Un ciclo di assemblee pubbliche per il Piano della mobilità
Il Pum arriva all´attenzione dei cittadini di Oristano. Il confronto pubblico sarà un passaggio decisivo prima dell’approvazione definitiva del piano con il quale la Giunta Tendas vuole rimettere ordine al sistema del traffico, migliorando il sistema dei trasporti, riducendo l’uso dei mezzi privati e favorendo politiche eco sostenibili
Un ciclo di assemblee pubbliche per il Piano della mobilità

ORISTANO - Il Piano urbano della mobilità arriva all’attenzione della città. Il confronto pubblico sarà un passaggio decisivo prima dell’approvazione definitiva del piano con il quale la Giunta Tendas vuole rimettere ordine al sistema del traffico, migliorando il sistema dei trasporti, riducendo l’uso dei mezzi privati e favorendo politiche eco sostenibili. Le assemblee pubbliche partiranno già dai prossimi giorni, hanno annunciato il sindaco di Oristano Guido Tendas, gli assessori comunali Gianluca Mugheddu ed Efisio Sanna, il presidente della Commissione Urbanistica Roberto Martani ed i consiglieri Alessandra Melis e Mariano Musu che questa mattina (giovedì) hanno presentato l’iniziativa.

Si inizia martedì 31 gennaio, alle ore 18, nelle scuole elementari di Sa Rodia. Venerdì 3 febbraio, alle 11, nella Sala consiliare del Comune di Oristano, nel Palazzo degli Scolopi, incontro con le associazioni di categoria, i sindacati e gli ordini professionali. Martedì 7, alle ore 18 appuntamento con il quartiere di Sacro Cuore e di Sant'Efisio ed incontro nelle scuole elementari. Giovedì 9, alle 18, nel salone parrocchiale di San Paolo per Torangius, venerdì 10, a San Nicola con incontro nel salone parrocchiale e lunedì 13, appuntamento per il centro storico nella Sala consiliare del Comune. Dopo essere stato approvato in Commissione a dicembre, il Pum ha passato il vaglio della Giunta comunale e può essere depositato per trenta giorni per la presentazione di eventuali osservazioni per poi passare all’esame del Consiglio comunale. Prima della pubblicazione, però, per offrire una conoscenza più approfondita dei principi, delle strategie e degli obiettivi del Pum, la Giunta Tendas vuole coinvolgere nuovamente i cittadini con una serie di incontri pubblici. Le assemblee coinvolgeranno i principali quartieri della città e le associazioni di categoria per giungere, con un percorso di condivisione, all’approvazione definitiva del piano.

Il Piano urbano della mobilità è uno strumento di programmazione di medio-lungo periodo (dieci anni) che affronta in modo globale il fenomeno dei trasporti ed attraverso il quale si intende realizzare un processo integrato di pianificazione tra l'assetto del territorio e il sistema dei trasporti per soddisfare il fabbisogno di mobilità, il risanamento ambientale, la sicurezza del trasporto e l'aumento della qualità dei servizi. Tra gli obiettivi del Pum, l’abbattimento dei livelli d’inquinamento atmosferico e acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la diminuzione dell'uso individuale dell'automobile privata a favore dei mezzi pubblici e dei sistemi collettivi (car pooling, car sharing, taxi collettivi). Oristano ha sviluppato negli ultimi decenni un modello di mobilità fondato pressoché esclusivamente sull’uso dell’auto, sia per gli spostamenti interni al comune sia, e soprattutto, per gli spostamenti provenienti da altri comuni, anche per brevi distanze.

Il Pum propone un modello di mobilità sostenibile da attuarsi attraverso una serie di interventi di breve e medio-lungo periodo, coerenti e coordinati tra loro in un’ottica di sistema. Le azioni previste sono sia di tipo infrastrutturale sia di tipo gestionale. Tra le misure più importanti l’estensione del perimetro della Ztl nel centro storico con l’introduzione di un sistema automatico di controllo degli accessi, l’istituzione di zone 30 (zone a velocità limitata) a Sa Rodia, Cuccuru e portu, nel quartiere delle regioni ed a Donigala, lungo la Strada statale 292. Sono previsti ventuno interventi infrastrutturali in corrispondenza dei principali nodi di traffico che consentano uno snellimento della circolazione (nuove rotonde, onda verde semaforica), ma anche nuove strutture dedicate alla sosta, strade a pedonalità privilegiata e piste ciclabili.

Nella foto: un momento della presentazione



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