Nel pomeriggio si conoscerà la Capitale italiana della cultura per il 2018. Alghero è tra le dieci finaliste e preferita nei sondaggi. Le immagini della cerimonia nella Sala Spadolini del Mibact
ALGHERO - Oggi è il grande giorno. Nel pomeriggio si conoscerà la Capitale italiana della cultura per il 2018. Alghero è in lizza insieme ad altre nove città finaliste: Aquileia, Comacchio, Erice, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Recanati, Settimo torinese, Trento. Sarà il presidente Stefano Baia Curioni a comunicare la vincitrice al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in una cerimonia che si aprirà alle 15 (in diretta streaming), nella Sala Spadolini del Mibact in via del Collegio Romano.
Nelle audizioni svolte nelle ultime settimane a Roma sono stati presentati i progetti delle finaliste. Alghero è stata la prima (con la speranza che sia di buon auspicio) ad illustrare un programma di rigenerazione urbana dei luoghi più autentici della città, impreziosito dall'indiscusso valore che solo un'isola come la Sardegna può vantare e arricchito da legami unici con culture tanto diverse quanto vicine, come quella Catalana.
Sebbene nulla trapeli alla vigilia del verdetto, in tanti sono pronti a scommettere che la vincitrice sarà scelta tra il quartetto composto da Recanati, Palermo, Alghero e Trento. Cui potrebbe inserirsi Settimo Torinese. Impazza anche un sondaggio su Radio Due che svelerà la preferita dei radioascoltatori [
LEGGI]. Alessandro Andreatta (primo cittadino di Trento) rilancia nella sua città un «concilio laico dei sindaci d'Italia e d'Europa», mentre in soccorso a Recanati è sceso nei giorni scorsi niente meno che il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il cardinale Gianfranco Ravasi. C'è poi il fascino di Palermo con Leoluca Orlando che promuove un progetto che unisce insieme territorio, coesione sociale e integrazione.
Nella foto: la sala Spadolini del Mibact