Red
31 gennaio 2017
Welfare aziendale: linee guida in Sardegna
L´assessora del Lavoro Virginia Mura ha presentato stamane l´Avviso pubblicato dalla Regione al Convegno di aggiornamento dei Consulenti del Lavoro

CAGLIARI - Welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro a favore soprattutto delle donne lavoratrici: la Sardegna è la prima regione italiana a dotarsi di misure proprie in questa delicatissima materia. L'assessora del Lavoro Virginia Mura ha presentato stamane l'Avviso pubblicato dalla Regione al Convegno di aggiornamento dei Consulenti del Lavoro al T-Hotel di Cagliari. La linea A è dedicata alle imprese interessate alla predisposizione di un Piano di Innovazione Organizzativa mirato alla conciliazione vita-lavoro e alla produttività e di un Piano di Welfare aziendale, per i quali sono previsti contributi forfetari da 4.500 a 9.000 euro per le spese necessarie alla loro redazione, e da 7.000 a 15.000 euro per la loro attuazione. La misura si rivolge potenzialmente a 35 imprese con più di 10 dipendenti, e può contare su una dotazione di 604 mila euro. Domande a partire dal 15 febbraio sino a esaurimento risorse.
La linea B finanzia gli interventi a supporto della maternità per le piccole imprese. I progetti saranno finanziati per un massimo di 23.250 euro per ciascuna impresa (fino a un massimo di tre dipendenti destinatarie della misura). È previsto un Bonus occupazionale di 4.000 euro per l’assunzione del sostituto della dipendente in maternità con un contratto full time di almeno sei mesi, e la formazione aziendale tanto del sostituto che della dipendente al rientro dalla maternità con la copertura di un costo standard unitario «ora/corso» arrotondato a 150 euro per massimo 25 ore di formazione. 604 mila euro la dotazione per questa linea, 26 le imprese potenzialmente beneficiarie. Domande fino al 28 febbraio fino a esaurimento risorse.
La linea C, ancora più innovativa, favorisce la Conciliazione vita/lavoro prevedendo un voucher di 200 euro al mese per massimo 10 mesi per servizi prima infanzia, servizi educativi, servizi di assistenza per le libere professioniste e le lavoratrici autonome (in maternità, con figli minori o con a carico persone disabili o non autosufficienti, o affette da documentata grave infermità). È necessaria l’attivazione dell’Ordine o Associazione professionale, che dovrà costituire un albo sostituti. Il/la professionista, che sostituisce la collega, avrà un bonus occupazionale di 4.000 euro in caso di assunzione (minimo 6 mesi, full time) e in caso di collaborazione autonoma, un contributo di 160 euro al giorno per massimo di 20 giorni. La dotazione è di 2,37 milioni di euro. Domande dal 15 al 30 marzo.
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