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Red 2 febbraio 2017
Cantar: omaggio a Ferruccio Zarini
Legambiente per la cura dei luoghi, all´interno della Giornata mondiale delle sorgenti e delle zone umide, prevista per domenica 5 febbraio, bonificherà la Fonte del Cantar e l´antica cava di Alghero, in ricordo dell´ecologista
Cantar: omaggio a Ferruccio Zarini

ALGHERO - La fonte degli algheresi è a due passi a sud dalla città, la sorgente del Cantar, sulla strada per Bosa, è stata per secoli una straordinaria risorsa, soprattutto nell’Ottocento e fino ai primi decenni del Novecento. Una sorgente che scende dalle colline e confluisce in una vasca quadrata, quasi un’archeologica piscina. Acqua fresca zampillante che, in periodi di secca, veniva trasportato con botti a dissetare la città. Una costruzione ombrosa avvolge la sorgente; la volta è a botte per il ristoro e conforto dei visitatori, quando i “picadors” della cava sottostante lavoravano i cantoni per costruire la città antica ed i pescatori, sulla rotta per Bosa ed Oristano, si fermavano per rifornirsi d’acqua. Davanti alla costruzione, i lavatoi in pietra dove le donne povere venivano a sciacquare i panni.

Il sito del Cantar non era solo un’utilità per l’Alguer storica, era anche il luogo dello svago fuori porta. Qui avvenivano le scampagnate delle famiglie algheresi, che nella buona stagione, a piedi o su carri, si recavano per una giornata al mare della scogliera e poi all’ombra della costruzione. La cava, ancora ben evidente nella scogliera sottostante, è antichissima e gran parte della città del Quattrocento e del Cinquecento è realizzata con i “cantons” della “costera del massacà”. Dietro il fabbricato che custodisce la fonte, una grotta naturale dai colori sfumati d’azzurro simili a quelli della grotta di Nettuno. Un piccolo regalo, dicono le leggende, del dio Nettuno alla principessa del Cantar. Dimenticato dalla città, ricoperto dall’incuria, dagli arbusti e dai rifiuti, il sito del Cantar è stato “riscoperto”, riportato alla luce da un gruppo speleologico guidato da Ferruccio Zarini.

La recente scomparsa di Zarini, ripropone il problema della fruizione del luogo che costituisce un tassello importante della cultura della città catalana. Domenica 5 febbraio, i circoli territoriali Legambiente Alghero e Sassari, con l’associazione “Storie di Alghero”, promuovono un’azione di recupero del sito che prevede bonifica, pulizia, ripristino dello stato dei luoghi del Cantar, oltre alla ripulitura dell’antica cava sulla scogliera antistante. Il punto di ritrovo per quanti vorranno intervenire domenica, alla ore 10.30, è sulla strada litoranea per Bosa, davanti al Cantar, sul parcheggio segnalato col cartello “k 1”.
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