Red
9 febbraio 2017
Tentato suicidio a Bancali: detenuto salvato
Un´altra vita umana è stata salvata dai poliziotti penitenziari del carcere sassarese. Il detenuto, prima ha tentato il suicidio e poi, una volta arrivato all´ospedale ha provato a scappare

SASSARI - «Oggi, alle ore 13.40 circa, è stato sventato un tentato suicidio di un detenuto italiano, il quale ha tentato di togliersi la vita tramite impiccagione. Ancora sconosciute le motivazioni del insano gesto, pronto è stato l'intervento dei poliziotti in servizio, che anche questa volta hanno evitato il peggio». Ha dare la notizia è il segretario regionale dell'Organizzazione sindacale autonoma Polizia penitenziaria Roberto Melis.
Il detenuto (ora ricoverato in osservazione) è stato subito soccorso e trasportato all'ospedale cittadino dove, secondo le prime indiscrezioni, pare che abbia tentato anche l'evasione. Per sventare la fuga, due agenti sono rimasti contusi e sono stati medicati dai sanitari in loco. «Oramai siamo al collasso – prosegue Melis - Organico ridotto all’osso». Il sindacalista dell'Osapp chiede interventi immediati e preannuncia lo stato di agitazione da parte del personale aderente alla sigla.
«Negli ultimi tempi – afferma Melis – la situazione sta diventando sempre più problematica per vari motivi tra cui la mancanza di un commissario penitenziario con mansioni di comandante di reparto, ma soprattutto per la carenza d’organico, in considerazione dell’aumento esponenziale del carico di lavoro. La pianta organica della casa circondariale di Sassari prevede oltre le 450 unità, mentre il personale amministrato è di 317 unità, alle quali vanno sottratti gli oltre quaranta distacchi in altre sedi e le numerose “assenze per malattia”, a conti fatti si superano di poco le 200 unita in servizio». La richiesta del Sindacato Osapp è che «ci siano provvedimenti finalizzati a sanare o quantomeno ad alleviare l’enorme carico di lavoro, anche tramite un tavolo di confronto tra Provveditorato e le parti sindacali». «In assenza di riscontri – conclude Melis – non si escludono manifestazioni di protesta per far sentire la voce degli agenti».
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