E´ il vicecapogruppo di Forza Italia Marco Tedde a lanciare la bomba sulla prima compagnia low cost europea, che nelle ultime due stagioni ha già cancellato 14 rotte e l´hub annuale
ALGHERO - «Ciò che oggi desta grande allarme è l’intenzione di Ryanair di lasciare definitivamente Alghero dal prossimo mese di ottobre. Abbandono motivato dall’assenza del piano di incentivi al low cost che manca dal 2014, e dalla mancanza di dialogo e confronto col nuovo azionista di maggioranza che ha potuto acquisire il controllo della Sogeaal senza prospettare uno straccio di proposta di gestione e sviluppo». E' il vicecapogruppo di Forza Italia Marco Tedde a lanciare la bomba sulla prima compagnia low cost europea, che nelle ultime due stagioni ha già cancellato 14 rotte e l'hub annuale.
Niente di cui sorprendersi secondo il consiglierre regionale algherese in «uno scenario conseguente ad un processo di privatizzazione “al buio” fortemente voluto da Deiana e Pigliaru che continuano a guardare il nostro territorio che affonda senza muovere un dito. E quando lo fanno è per spingerlo ancora più in basso».
Tedde ha presentato un'interrogazioen su un'altra questione che riguarda lo scalo: il bando sui servizi Security pubblicato nei giorni scorsi [
LEGGI]. «Se fino a poco tempo fa – precisa l’ex sindaco di Alghero - l’obbiettivo strategico era l’aumento dei passeggeri al fine di fare arrivare risorse a imprese e famiglie e mantenere livelli occupazionali, ora lo scopo è solo quello di ridurre i costi, compresi quelli del personale prescindendo da obbiettivi di crescita. Arriva così la decisione di affidare la sicurezza dell’aeroporto di Alghero ad una impresa che si occupa di vigilanza». «È evidente – attacca il consigliere regionale algherese – che sorvegliare e garantire la sicurezza in un aeroporto presenta insidie e complessità non paragonabili a quelle riscontrabili in qualsiasi altro luogo. Ciò anche in considerazione del clima generato dai pericoli legati al terrorismo internazionali che rende i servizi di sicurezza aeroportuali unici e non sostituibili»