Mariangela Pala
13 aprile 2017
«Il caso Brunelleschi si deve discutere in Consiglio»
I consiglieri dell’opposizione (Davide Tellini, Costantino Ligas, Massimo Cossu, Massimiliano Ledda, Alessandro Carta e Gianluca Tanda) chiedono alla presidente del Consiglio Loredana De Marco di poter inserire in discussione il punto sulla vicenda Brunelleschi all´ordine del giorno della prossima seduta consiliare

PORTO TORRES - Alla luce delle dichiarazioni rilasciate del primo cittadino, sulla volontà manifestata da parte della amministrazione comunale di non investire alcuna somma dal bilancio comunale per poter permettere all'istituto Brunelleschi di poter allestire un'altra aula adatta ad ospitare nuovi alunni, i consiglieri dell’opposizione (Davide Tellini, Costantino Ligas, Massimo Cossu, Massimiliano Ledda, Alessandro Carta e Gianluca Tanda) chiedono alla presidente del Consiglio Loredana De Marco di poter inserire in discussione il punto all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare.
Una richiesta nata dall’esigenza di chiarire l’argomento ritenuto delicato e complesso e le varie prese di posizione come quella di un gruppo di genitori appartenenti alla Consulta del Comprensivo numero 2 che ribadivano che «non ci sembra giusto che il Comune spenda soldi pubblici per accogliere alunni di altri comuni come la borgata di Campanedda che è comune di Sassari». I consiglieri comunali chiedono di discutere l’argomento in aula consiliare anche alla luce delle ultime dichiarazioni rilasciate da un’insegnante del Comprensivo numero 2 in cui si puntualizzava, tra le altre cose che «nessun genitore si è mai sognato di andare in Comune a protestare per chiedere la creazione di nuove aule! Il problema dell’esubero di iscrizioni si vive in diverse scuole ma in primis l’amministrazione deve razionalizzare al meglio ciò che è già esistente prima di provvedere all’ampliamento dei caseggiati».
Pertanto visto l'articolo 21 della Costituzione dove viene ribadito che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" i consiglieri hanno «ritenuto assolutamente doveroso affrontare l'argomento in consiglio comunale e consentire democraticamente la libertà di pensiero di tutti i rappresentanti dei cittadini nella massima assise». Un confronto in aula «per dirimere tutte le problematiche legate alla competenza della pubblica amministrazione nella gestione delle attività scolastiche e - sottolineano i consiglieri proponenti - trasmettere alla comunità un messaggio univoco di dialogo, distensione e ospitalità anche nei confronti di chi, seppur non residente nel nostro comune, chiede la possibilità di poter iscrivere il proprio figlio nell'istituto a loro ritenuto più consono».
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