Red
13 luglio 2017
Si alza il sipario su C.Arte d´imbarco
Fino alla fine di luglio, Cagliari diventa capitale della creatività e dell’integrazione con “C.Arte d’imbarco. Siamo tutti in viaggio”. Tra il Teatro Massimo ed il quartiere Sant’Elia performance interdisciplinari, sport, laboratori

CAGLIARI - Dalle performance interdisciplinari in riva al mare agli incontri per imparare i trucchi della realtà virtuale. Dalle partite di calcio e basket pensate per favorire l’integrazione dei richiedenti asilo, ai laboratori capaci di trasformare materiali di riciclo in splendidi oggetti di scena. Fino a fine luglio, Cagliari si trasforma in un laboratorio della creatività e dell’integrazione grazie a “C.Arte d’imbarco. Siamo tutti in viaggio”, progetto ideato da Carovana Smi con Sardegna Teatro e numerosi partner. Selezionato tra i primi cinque in Italia nel bando del Mibact “MigrArti spettacolo/seconda edizione”, C.Arte d’imbarco punta a coltivare i diversi processi creativi ed a favorire la mobilità degli artisti, valorizzando soprattutto il rapporto tra questi ultimi e le loro comunità di origine. E’ per questo che il progetto annovera tra i suoi partner diverse associazioni di emigrati in Sardegna ed organismi per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
Luoghi fulcro della programmazione (la direzione artistica è di Ornella D’Agostino) saranno il Teatro Massimo di Cagliari ed il quartiere Sant’Elia, che ospiteranno anche lo spettacolo multidisciplinare realizzato a conclusione dell’intero percorso partito ad aprile. Ad ottobre, invece, C.Arte d’imbarco volerà in Toscana, dove sarà presentato in occasione della prima edizione del festival MigrArti, organizzato dal Mibact nell’ambito degli eventi Pistoia città capitale italiana della cultura 2017. «Il titolo del progetto promuove il principio di rete – spiega D’Agostino - La “C” sta per “Circuiti che attraverso l’arte, educano al viaggio”, al cambio di prospettiva, contesto e mobilità per essere artisti e cittadini del presente. La nostra ambizione è rilanciare la Sardegna come snodo di formazione di alte competenze professionali in ambito internazionale attraverso l’arte».
Dopo i laboratori svoltisi nei mesi scorsi, rivolti soprattutto alla comunità filippina, del Marocco, Senegal, India, Ucraina, Cina ed ai richiedenti asilo residenti in Sardegna (per l’occasione, sono arrivati nell’Isola per un periodo di residenza artistica Roselle Pineda, professoressa ed artista filippina, e Wu Wenguang, considerato tra padri fondatori del documentario indipendente cinese), domani, venerdì 14 luglio, alle ore 18.30, nel Campo Esperia il progetto prosegue con “Sport senza confini. Azioni di promozione del basket e calcio in Sardegna”. Si tratta di un dibattito volto a mettere a confronto le esperienze in cui lo sport viene utilizzato come strumento di interazione multiculturale. Lo stesso giorno, sempre all’Esperia, si chiude il workshop di basket con Massimo Antonelli, ex campione del Virtus Bologna e fondatore del metodo Music Basketball. Gli incontri segnano il punto di arrivo delle attività sportive del progetto portate avanti in questi mesi in collaborazione con l’allenatore di basket Angelo Urban, Figc, Ex Calciatori Rossoblu, ed alcuni organismi di accoglienza come Caritas e Sicomoro. Non è un caso che C.Arte d’imbarco punti così tanto all’interazione tra arte e sport: il tema è una importante chiave di volta del progetto, inserito nel programma di Cagliari città europea dello sport, a cura del Comune di Cagliari.
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