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Dromos festival ai nastri di partenza
Ai nastri di partenza il fitto palinsesto di concerti e altri appuntamenti del ventisettesimo festival Dromos, che per questa edizione ha scelto come tema centrale e titolo Hope, proseguendo così il percorso tracciato nelle due precedenti all´insegna di People e di Change, per lanciare un messaggio di fiducia e ottimismo in un presente segnato da tensioni e instabilità

ORISTANO - Dopo l'inaugurazione della mostra HOPE AROUND. New York Graffiti, venerdì scorso a Oristano, da questa settimana il festival entra nel vivo per dipanarsi, senza interruzioni, fino al 14 agosto tra la città di Eleonora e i vari centri e località della sua provincia coinvolti quest'anno: Cabras, Fordongianus, Marrubiu, Masullas, Neoneli, Nureci, Tadasuni. La serie di concerti si aprirà con due diverse esibizioni dell'arpista francese Sophye Soliveau a Oristano – giovedì (24 luglio, ore 21) in solo nella Chiesa di Santa Chiara e venerdì in sestetto in piazza Duomo (ore 22) – seguite da quattro serate di assoluto richiamo nell'impagabile cornice del sito archeologico di Tharros: protagonisti Kurt Elling e gli Yellowjackets (sabato 26), Jordan Rakei (domenica 27), Gregory Porter (martedì 29) e Dee Dee Bridgewater (mercoledì 30). Eliades Ochoa, Raphael Gualazzi, Danilo Rea col Reset Trio, Nubya Garcia, i Galliano, Zac Harmon, Adi Oasis, Emma-Jean Thackray, Gavino Murgia, Antonello Salis e Stanley Jordan sono tra gli altri nomi di spicco attesi nelle successive tappe del festival. I biglietti per tutti i concerti con ingresso a pagamento si possono acquistare sul sito di Dromos.
Come ormai consuetudine, accanto alla musica anche il cinema trova spazio nel ricco cartellone: ecco dunque, a fare da preludio alla fitta serie di concerti, la consueta mini rassegna di film promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano nel suo Giardino in via Carpaccio. In programma tre proiezioni serali, tutte con inizio alle 21 e ingresso gratuito, sotto un titolo in sintonia con il tema di questa edizione di Dromos: "Faces of Hope". Si parte oggi – martedì 22 luglio – con "I bambini di Gaza - Sulle onde della libertà", film del 2024 diretto da Loris Lai, qui al debutto nel lungometraggio; racconta la storia di due ragazzini, uno palestinese e l'altro israeliano, che stringono un'improbabile amicizia durante la seconda intifada, nel 2003, grazie alla loro comune passione per il surf.
La serie di proiezioni prosegue mercoledì 23 con "L'altro volto della speranza", diretto da Aki Kaurismäki, vincitore dell'Orso d'argento per la miglior regia al Festival del Cinema di Berlino nel 2017: protagonisti Khaled, un rifugiato siriano in cerca di asilo in Finlandia, e Wikström, un commerciante di camicie che, dopo aver lasciato la moglie e vinto al poker, decide di acquistare un ristorante. Nonostante le difficoltà burocratiche e il razzismo della popolazione, Khaled trova lavoro nel locale di Wikström, dando vita a un racconto di solidarietà e speranza, trattato con il tipico umorismo malinconico del regista finlandese. Olivier Nakache e Éric Toledano firmano la regia del terzo film in visione, lunedì 28 luglio: il francese "The Specials - Fuori dal comune", del 2019, storia di due amici, uno musulmano, l'altro ebreo, che si dedicano all'assistenza di giovani con gravi forme di autismo. Quando un'indagine mette in discussione la legittimità del loro operato, i due devono lottare per dimostrare l'importanza del loro lavoro e il valore umano delle loro iniziative. Un racconto intenso e toccante sulla solidarietà e l'inclusione.
A precedere ciascuna proiezione, un breve preludio musicale ogni sera diverso. Di scena domani – martedì 22 – Nicola Vacca, batterista e compositore sardo dalla formazione versatile e dai gusti musicali trasversali, che spaziano dal jazz al rock, dall'improvvisazione sperimentale all'elettronica. Dopo gli esordi con la band originale Roblu'ja sui palchi dell'isola, ha collaborato con numerose formazioni e artisti — tra cui Freak Motel, SVM, Raffaele Matta Trio, The Rocies, Syncopated City, Duo Storico Riesumato e Daniela Pes — partecipando a produzioni discografiche e a importanti festival internazionali in Italia, Europa e Asia. "Movements" è il suo progetto che si basa sullo studio dell'interazione tra il gesto dell'uomo e l'azione della macchina con l'intento di sperimentare nuovi utilizzi dell'elettronica con un occhio di riguardo verso la meccanica del movimento.
Mercoledì 23 sarà invece il turno del DisOrchestra Duo a far da prologo alla visione de "L'altro volto della speranza". Nato in seno al progetto DisOrchestra, il duo rappresenta l'essenza più intima e sperimentale dell'incontro creativo tra Raffaele Puglia (pianoforte) e Giada Moschella (chitarra), e propone un viaggio sonoro basato su improvvisazione jazz e contaminazioni stilistiche, tra brani originali e altri tratti dal repertorio della DisOrchestra, rielaborati in una veste inedita e personale. Chiuderà il trittico di serate al Giardino dell'UNLA, lunedì 28, un altro duo, quello formato da Raffaele Pilia alla chitarra classica e Antonio Pinna alle percussioni, sotto le insegne del Julia Ensemble, collettivo musicale a formazione variabile che si muove tra minimalismo, musica da camera, indie‐folk e improvvisazione. Nato nel 2002 da alcune sessioni per chitarra e pianoforte, il progetto si è evoluto negli anni in una formazione aperta, capace di assorbire e reinterpretare diverse influenze, e avviando un processo di ibridazione con l'elettronica. Sospeso tra scrittura e improvvisazione, il Julia Ensemble propone una narrazione musicale evocativa e cinematica, capace di trasformare ogni brano in un vero e proprio paesaggio sonoro.
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