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Red
28 agosto 2007
Stintino recupera le Torri aragonesi
L’idea è quella di recuperare le tre torri agaronesi presenti sul territorio del Comune di Stintino: quella di Capo Falcone, quella situata davanti alla spiaggia della Pelosa e infine quella della spiaggia delle Saline

STINTINO - Il progetto, che l’Amministrazione comunale stintinese intende sviluppare nei prossimi mesi, prevede la valorizzazione e l’utilizzo delle torri per attività culturali e didattiche. Assieme al loro recupero l’amministrazione comunale avvierà un’indagine accurata per l’accessibilità alle stesse e il recupero e l’utilizzo anche delle aree circostanti. Tutte le torri infatti sono inserite all’interno dell’area Sic (Siti di interesse comunitario). «Per quanto riguarda il recupero, nelle nostre intenzioni – afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana – vi è quella di avviare una stretta collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali. Inoltre per una maggiore copertura del territorio, il progetto potrebbe essere ampliato e completato con l’inserimento delle torri aragonesi dell’Isola Piana, di Trabuccato sull’Asinara e di Porto Torres». Nel progetto del Comune di Stintino quindi potrebbero essere coinvolte altre amministrazioni comunali che, in un’ottica di lungimiranza, vedano nel progetto un’opportunità di valorizzazione dell’interno territorio. Le Torri che costellano le coste della Sardegna furono costruite a partire dal 1500 con funzioni difensive e d’avvistamento. Furono edificate in posizioni strategiche e distanti a vista, in modo da poter comunicare fra loro attraverso una serie di segnali sia giorno che di notte ed essere di difesa ai porti, alle tonnare, alle miniere, alle saline e ai villaggi.
Nella foto una Torre di Stintino
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