|
Sergio Ortu
30 agosto 2007
Parco, recinzioni devastate
In barba ad ogni norma antincendio o divieti di sosta vari le auto vengono parcheggiate barbaramente a pochi metri dal bagnasciuga, sotto le pinete, dentro le aiuole

ALGHERO - L’ assalto alle spiagge con auto al seguito ad ogni costo sembra diventato un malcostume difficile da debellare. Se poi l’auto è a un passo dall’arenile o addirittura ad un metro dall’acqua tanto meglio. Una moda radicata tra i bagnanti della Riviera del Corallo sia essi vacanzieri o residenti. Ecco quindi che in barba ad ogni norma antincendio o divieti di sosta vari le auto vengono parcheggiate barbaramente a pochi metri dal bagnasciuga, sotto le pinete, dentro le aiuole. Una situazione oltre ogni tolleranza possibile. Qualche giorno fa era stato Otello Silveri del Comitato Zonale Nurra a segnalare il malcostume dei parcheggi selvaggi nell’area balneare di Lazzaretto e Mugoni, ma tale fenomeno ha interessato e sta interessando altre aree di notevole pregio come la zona delle Bombarde e naturalmente tutta la costa che da Punta Negra arriva sino al litorale di Maria Pia. Nel caso delle Bombarde le auto vengono parcheggiate ovunque pur di raggiungere l’agognata spiaggia. Poco importa se l’auto la si abbandona ai bordi della strada, dentro le aiuole o addosso o sopra le piante distruggendole. Tutto in barba ad ogni rispetto per l’ambiente e del vivere civile. Recentemente tanto per citare un ulteriore esempio a dimostrazione del barbaro utilizzo dei litorali, c’è da segnalare la devastazione in numerosi punti della recinzione istallata dall’Ente Parco di Porto Conte nella pineta delle Bombarde. Recinzione per quale sono state spese risorse finanziarie al fine di evitare il transito delle auto e la preservazione dell’area verde. Eppure in barba ad ogni controllo numerosi bagnanti hanno divelto parte della recinzione pur di passare con auto e moto per poi sostare a due passi dagli scogli o dentro le pinete. Per non parlare poi dell’immancabile “ricordino” ovvero il sacchetto dei residui della giornata al mare appeso all’albero o addirittura incastrato nella recinzione. Insomma il senso civico e il rispetto dell’ambiente ancora non albergano in diverse centinaia di persone. E’ anche vero comunque che non risulta attivo un servizio di raccolta rifiuti nonostante dentro la pineta siano stati istallati dei cestini. Ma di fronte a tale situazione occorre rimediare con robusti controlli da parte della polizia rurale, forestale e urbana. «Non si può più tollerare -affermano i residenti della zona- uno scempio totale di un territorio dal quale la città trae parte del proprio reddito». E l’auspicio dunque è che l’accesso alle aree verdi e ai litorali venga regolamentato e soprattutto sorvegliato. Infine c’è da segnalare il degrado sempre più marcato sul litorale antistante il pala congressi. Un tratto nel quale ancora non si è riusciti a porre almeno un palizzata in legno per impedire alle auto di invadere la spiaggia e quindi contribuire alla dispersione della sabbia sulla strada.
|