Antonio Burruni
25 settembre 2007
Entrate comunali: Ecco la Secal
Presentata questa mattina la nuova Spa che riorganizzerà le entrate comunali. Marco Tedde: «Con la Secal, potremo far pagare tutti, per far pagare un po’ meno tutti». Previsto un aumento delle entrate pari al 30percento

ALGHERO – Presentata questa mattina, nelle sale comunali di Via Sant’Anna, la Secal, la nuova Società per azioni che si occuperà della riorganizzazione delle entrate comunali. L’avvio formale del progetto è stato dato mercoledì 19 Settembre, con la stipula della convenzione tra il Comune di Alghero e la nuova società per azioni, composta per il 65percento dallo stesso Comune e per il restante trentacinque dall’Associazione di Imprese costituita da “San Giorgio Spa” ed “Aipa Spa”. Il sindaco Tedde, ah spiegato come i Comuni, negli anni, abbiano acquisito capacità e possibilità impositive, ma non risorse umane e strutturali. Di conseguenza, ha detto, «con la Secal, potremo far pagare tutti, per far pagare un po’ meno a tutti». Com’è noto, il progetto è nato dall’esigenza di garantite l’ottimizzazione delle risorse disponibili anche in relazione all’evoluzione dell’autonomia impositiva e finanziaria degli Enti Locali. L’organizzazione globale del settore delle entrate tributarie ha l’obbiettivo di recuperare le aree di evasione ed elusione esistenti, ripristinando una corretta equità fiscale, mentre sul fronte delle entrate patrimoniali, e per la gestione del patrimonio immobiliare, invece, l’obbiettivo è di valutare entità, rendimento e costi correlativi, così da delineare strategie di miglior sfruttamento delle risorse. L’assessore Caria ha ricordato come il Comune di Alghero vanti crediti ingenti come, ad esempio, i diciassette milioni di euro maturati, tra il 1993 ed il 2005, nel settore idrico, mentre ha sottolineato come, con il nuovo servizio, l’amministrazione si aspetti un incremento delle entrate pari al 30percento, senza però gravare ulteriormente su chi già paga correttamente. In considerazione delle limitate risorse organizzative e di personale delle quali il Comune può disporre, e vista la complessità dell’attività da svolgere, l’Amministrazione Comunale ha individuato il modello gestionale di una società mista a capitale pubblico maggioritario (esperienza avviata con successo da altri Comuni nello specifico settore delle entrate) quale strumento più idoneo per il perseguimento dell’obbiettivo. Attraverso la Secal, si dovrebbe ottenere infatti il risultato di avvalersi delle professionalità e delle risorse dei privati senza far affrontare all’Ente gli oneri e gli investimenti necessari ad una gestione diretta, attuando peraltro, rispetto al modello della concessione a terzi precedentemente utilizzato, una “riappropriazione” del servizio da parte dell’Ente, che si avvicina alla gestione diretta. Nell’ambito della società mista a maggioranza pubblica, infatti, l’Ente locale può indirizzare l’attività sociale dall’interno, con gli strumenti offerti dalla disciplina civilistica, definendo gli obbiettivi da raggiungere in termini di interesse pubblico, di qualità di servizi offerti, di politica dei prezzi. L’ottimizzazione delle risorse si concretizza nel miglior sfruttamento delle fonti di entrata, con l’incremento delle disponibilità dell’Ente, ma anche, parallelamente, con l’elevazione del livello qualitativo del servizio in favore del contribuente-utente. In sintesi, si tratta di realizzare e mettere a disposizione del contribuente un sistema in forza del quale, l’imposizione tributaria non dovrà determinare alcun aggravio od onere aggiuntivo, anche soltanto in termini di perdita di tempo, rispetto al semplice versamento delle imposte. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da tre tecnici, uno espressione del Comune (il presidente Canelles) e due indicati dalle due imprese private (la San Giorgio, rappresentata questa mattina da Elena Zippo, e la Aipa, rappresentata nell’occasione da Giancarlo Asilo). Nel progetto, in autonomia, si tenterà di assorbire nella nuova società, l’intero personale attualmente nell’organico dei Servizi Finanziari.
Nella foto: Canelles, Caria, Tedde e Zippo
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