Sergio Ortu
17 ottobre 2007
Macchia mediterranea in fumo
Aumento improvviso del vento e poca facilità di intervento sul costone roccioso hanno agevolato l’opera distruttiva delle fiamme

ALGHERO - E’ piuttosto negativo il bilancio del vasto incendio divampato ieri mattina intorno alle 11,30 ai piedi del monte Palmavera. Un rogo che sembrava per certi versi abbastanza gestibile in quanto stava interessando macchia bassa e rada, ma l’aumento improvviso del vento e la poca facilità di intervento da parte degli uomini dell’antincendio sul costone roccioso ha fatto si che le fiamme prendessero vigore e andassero avanti con la loro forza distruttrice. E cosi sono andati in fumi diversi ettari di vegetazione caratterizzata da lentisco, ginestra, cisto, olivastro, corbezzolo, leccetta ai piedi del monte che ora appare annerito per metà. L’obbiettivo principale infatti delle squadre antincendio era quello di evitare che il fuoco oltrepassasse la strada che separa in due il monte e quindi arrivasse nella parte superiore vegetata a bosco. Per questo motivo è stato richiesto l’intervento di due elicotteri che hanno effettuato nel giro di qualche ora diversi lanci d’acqua facendo spola tra il monte e il tratto di mare antistante la baia di Punta Negra. Le operazioni di spegnimento si sono quindi concluse nel tardo pomeriggio anche se la cenere fumante si vedeva ancora fino al tramonto. Ancora una volta dunque uno dei tratti più suggestivi della zona verde di Punta Negra-Arenosu viene aggredito dalle fiamme. Fiamme che diversi anni fa avevano minacciato la stessa area in diverse occasioni. Sarebbe opportuno dunque riflettere sulla necessità di attuare controlli più puntuali, ma soprattutto intervenire nella pulizia delle fasce frangifuoco e dello stesso sottobosco delle pinete. Operazioni che invece non vengono effettuate da decenni. Sulle origini del rogo stanno indagando gli uomini della Forestale.
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