S.O.
20 maggio 2019
Frode agricola, denunciati tre imprenditori
La normativa del settore prevede che gli agricoltori, per accedere ai regimi di sostegno finanziati della politica agricola comune, devono possedere determinati requisiti, sulla base dei quali vengono erogate le diverse tipologie di contributo

CAGLIARI - Nel corso di un’attività delegata dalla locale Autorità Giudiziaria, condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cagliari, nel comparto degli illeciti in materia di spesa pubblica, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno denunciato 3 imprenditori agricoli - appartenenti allo stesso nucleo familiare e riconducibili a due aziende del settore primario, operanti nel comune di Muravera. Le Fiamme Gialle hannoaccertato una frode a valere sui fondi che l’Unione europea mette a disposizione per la valorizzazione ed il sostegno delle attività imprenditoriali in campo agricolo.
La normativa del settore prevede che gli agricoltori, per accedere ai regimi di sostegno finanziati della politica agricola comune, devono possedere determinati requisiti, sulla base dei quali vengono erogate le diverse tipologie di contributo (ad esempio, l’indennità compensativa per zone svantaggiate, il benessere animale, i pagamenti agro-alimentari, l’ammodernamento delle aziende agricole, la partecipazione ai sistemi di qualità alimentare, ecc. ).
Le indagini svolte hanno permesso di accertare che gli imprenditori agricoli, a fronte delle istanze presentate, hanno ottenuto indebitamente 175.765 euro di contributi (dal 2005 al 2018), attraverso false dichiarazioni, attestanti l’esistenza di un titolo giuridico di conduzione dei terreni, di cui è stata appurata successivamente la mancanza. Per i tre soggetti è, quindi, scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria, con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Inoltre, la condotta illecita degli imprenditori ha avuto rilievo sia sotto il profilo del danno erariale - con conseguente segnalazione alla Procura Regionale della Corte dei conti -, sia sotto il profilo della normativa sanzionatoria speciale, che prevede la contestazione della sanzione amministrativa pari al contributo erogato.
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