ALGHERO - Sono insufficienti i
chiarimenti del Presidente dell’Ente Parco di Porto Conte in merito ai recenti lavori di “Realizzazione dei sentieri naturalistici” a Punta Giglio. Almeno secondo l'Associazione Areste che nei giorni scorsi aveva
criticato le opere. «Abbiamo salutato con piacere il posizionamento del cancello e della recinzione e non abbiamo messo in dubbio la necessità di rendere fruibile e carrabile la strada; ribadiamo però che questa poteva essere messa in sicurezza con interventi manuali e utilizzando materiale del posto. Certo, interventi più lunghi e laboriosi, ma meno impattanti e costosi -ribadisce Nicola Mario Nieddu- quando si interviene su un area protetta, bisognerebbe entrare in punta di piedi, alterando il meno possibile lo stato dei luoghi». Il presidente dell'Associazione ritorna anche sul tema della segnaletica. «Il Presidente è stato informato male -afferma- non esiste nessuna normativa che imponga una segnaletica così vistosa e invasiva, tanto meno in un Parco Regionale. Il Club Alpino Italiano consiglia standard per la segnaletica di montagna solo per i pannelli esplicativi (quelli a capannina) ma non prescrive di certo pali da 2,70 metri. In ogni caso lo stesso CAI consiglia un posizionamento discreto. A Punta Giglio tutti i segnali sono troppo alti e sempre al centro dei sentieri». «Il Presidente concorda con noi sulla necessità di ulteriore segnaletica esplicativa multilingue, sulla necessità di sistemare anche i sentieri secondari etc. ma rimanda il tutto al reperimento di ulteriori finanziamenti -continua Nieddu- noi restiamo del parere che si sia persa l’occasione per utilizzare al meglio il finanziamento portando a compimento l’intera opera. Con i costi sostenuti per la sistemazione della strada ed il posizionamento delle decine di palizzate in legno assolutamente inutili, nonché delle troppe aree pic-nic e, infine, della segnaletica sovradimensionata, si potevano realizzare da subito (ma in maniera differente) tutte quelle opere ed anche le altre da noi indicate: sentiero-natura, nuovi percorsi, sentieri secondari etc...». Nessuna intenzione di polemizzare con l'Ente Parco, da parte dell'Associazione Areste, ma solo la volontà di collaborare e mettere a disposizione la propria esperienza.
Nella foto la nuova segnaletica