Red
16 agosto 2019
Golfo Aranci: sicurezza sulle spiagge
Attenzione alta da parte dell’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci in vista del fine settimana di Ferragosto, con controlli su tutta l’area di giurisdizione che va da Punta Bados a Capo Ferro

GOLFO ARANCI - Attenzione alta da parte dell’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci in vista del fine settimana di Ferragosto, con controlli su tutta l’area di giurisdizione che va da Punta Bados a Capo Ferro. Nel mirino dei controlli delle pattuglie sono state anche questa volta le occupazioni delle aree libere, talvolta addirittura privatizzate.
In un primo caso, hanno agito le pattuglie in borghese per verificare i comportamenti di alcuni gestori di attività prospicienti la spiaggia libera. In questo caso, i gestori, tramite i propri addetti, provvedevano ad allontanare gli occupanti delle aree libere adiacenti alle loro attività in favore dei propri clienti. Tale comportamento è stato scoperto e sanzionato dai militari per violazioni sull’uso delle spiagge ai sensi dell’Ordinanza balneare della Regione autonoma della Sardegna, con due sanzioni da 1.032euro. In altri due casi, sono stati scoperte occupazioni permanenti di aree libere con attrezzature da spiaggia di vario genere, preordinate alla privatizzazione dell’uso delle aree libere. In questo caso, sono scattati due sequestri e due notizie di reato (una verso noti ed una verso ignoti) per occupazione abusiva di aree demaniali marittime con trenta tra ombrelloni, lettini ed attrezzatura varia posta sotto sequestro.
Altre pattuglie, al comando del tenente di Vascello Angelo Filosa, hanno provveduto a verificare alcune attività di ristorazione per controllare la qualità e la tracciabilità dei prodotti serviti ai clienti. Nell’ambito dei controlli, è stata accertata una sostanziale regolarità da parte di molti gestori, ma in un caso sono stati trovati 12chilogrammi di prodotto non tracciato, congelato alla rinfusa, in parte in vassoi di plastica (non idonei) ed in parte dentro sacchetti anonimi. Il prodotto aveva totalmente perso la tracciabilità, e pertanto non poteva più essere commercializzato. Il sospetto della Guardia costiera è che il ristoratore possa aver congelato pesce fresco non venduto senza attuare le corrette procedure, oppure che si trattasse di pesce proveniente dalla pesca abusiva. Il prodotto, tra cui aragoste, astici, tranci di tonno e pesce spada e scampi (tutto prodotto pregiato) è stato posto sotto sequestro ed il ristoratore è stato sanzionato con un verbale da 1.500euro.
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