Red
27 novembre 2019
«Rimodulato il Patto per la Sardegna»
Ieri mattina, il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas ha incontrato il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano a Villa Devoto. Tanti gli argomenti sul tavolo, dalle Zone economiche speciali alla continuità territoriale

CAGLIARI - «Abbiamo individuato un perimetro di lavoro che inizia dalla rimodulazione dei fondi del Patto per la Sardegna per accelerare la spesa con lo spostamento di risorse verso progetti pronti a essere realizzati. È emersa poi una visione di ampio respiro che, partendo dalle Zone economiche speciali, arrivi ad alcuni interventi strategici per lo sviluppo della nostra Isola». Lo ha detto il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas, al termine dell’incontro con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, che si è tenuto ieri mattina (martedì) a Villa Devoto.
«Abbiamo avviato un’importante interlocuzione sulla continuità territoriale - ha aggiunto Solinas - che non può essere affrontata solo sotto l’aspetto dei trasporti. Oltre alla necessità di dare un aiuto sociale ai sardi, che devono poter uscire ed entrare dall’Isola, c’è un tema di interesse nazionale e comunitario legato al fatto che questo lembo di terra sia connesso al resto d’Europa. Una coesione territoriale vera e una possibilità di avere pari condizioni di accesso al sistema economico si hanno soltanto nel momento in cui esistono infrastrutture immateriali, le linee aeree e quelle marittime, che collegano tutti i cittadini d’Europa all’Isola a prezzi identici a quelli della terraferma». Anche perché, ha spiegato il governatore dell'Isola, «c’è un diritto alla mobilità e un diritto all’accessibilità, che incide in maniera profonda sulla possibilità di programmare la destagionalizzazione turistica e l’interesse a investimenti nel nostro settore industriale e produttivo. Si tratta, in ultima analisi, di un problema di riequilibrio di tutti gli svantaggi permanenti che derivano dalla condizione di insularità».
«Abbiamo discusso anche di approvvigionamento energetico - ha sottolineato il presidente Solinas - che riguarda uno dei presupposti fondamentali per alimentare le politiche di sviluppo. Così come la Zona economica speciale, che deve essere sostanziata di alcune azioni importanti per attrarre grandi investimenti in grado di generare un aumento significativo del Prodotto interno lordo. La Zes è ormai giunta alla conclusione del suo percorso, manca solo il parere del ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono stati poi programmati una serie di interventi strategici che vanno dalla bonifica e dalla rigenerazione urbana di La Maddalena fino a una ridefinizione complessiva di alcuni “progetti bandiera” ai quali questa Amministrazione tiene particolarmente. Come, ad esempio, un grande piano di valorizzazione dei beni archeologici, della civiltà nuragica, che consentirà il recupero degli immobili, e di tutto quello che serve anche a livello infrastrutturale per raggiungere questi presìdi, e di dare formazione e lavoro ai tanti disoccupati che si trovano nelle zone costiere e soprattutto nelle zone interne dell’Isola. Un intervento che creerà occupazione e opportunità di sviluppo in tutta la Sardegna dando ai nostri giovani la libertà di scegliere di restare nella propria terra».
Nella foto: un momento dell'incontro
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